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Una tragedia avvolta nel mistero quella avvenuta nella notte tra venerdì 13 e sabato 14 dicembre a Tufino, in provincia di Napoli. Una bimba di 4 anni è morta improvvisamente in un’abitazione di via Roma. Due chiamate al 118, con versioni molto diverse, hanno dato il via alle indagini:

  • Nella prima chiamata, effettuata da un uomo (presumibilmente il compagno della zia), si parla di un liquido ingerito che avrebbe fatto svenire la bambina.
  • Nella seconda chiamata, fatta pochi minuti dopo da una donna (presumibilmente la zia), si riferisce invece di una caduta dalle scale.

Quando i sanitari del 118 sono arrivati, la piccola era già senza vita. In casa c’era solo la zia, mentre il compagno non era presente.

Segni sospetti sul corpo e condizioni della bambina

Ad un primo esame, i medici hanno riscontrato segni preoccupanti:

  • Lividi su diverse parti del corpo, forse compatibili con una caduta dalle scale.
  • Un’ustione su un gluteo, probabilmente causata giorni prima dal contatto con una stufa.
  • Condizioni generali della bambina precarie, con un’apparente situazione di denutrizione e mancata cura.

Le condizioni sospette hanno spinto i sanitari a segnalare immediatamente il caso ai carabinieri, che ora conducono le indagini con il coordinamento della Procura di Nola.

La dinamica ipotizzata e il ritardo nei soccorsi

Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, la bimba si sarebbe alzata dal letto durante la notte e, nel tentativo di scendere una scala a chiocciola, avrebbe perso l’equilibrio, cadendo rovinosamente. Tuttavia, restano molti punti oscuri, in particolare:

  • I tempi della richiesta di soccorso: sembra che le ferite della bambina siano state sottovalutate e che il 118 sia stato allertato solo dopo che la piccola aveva perso i sensi.
  • La presenza di lividi e l’ustione, che potrebbero non essere direttamente riconducibili alla caduta.

La situazione familiare e l’affidamento

La bimba viveva in quella casa da alcuni mesi, affidata a una cugina del padre. Il Tribunale per i Minori avrebbe dovuto decidere a marzo 2025 sull’affidamento tra i genitori. La madre, che vive altrove, è stata avvisata solo 12 ore dopo la tragedia, alle 15 di sabato.

La donna è assistita dagli avvocati Benito Palmieri e Luigi Grillo, quest’ultimo del Foro di Santa Maria Capua Vetere.

Le indagini in corso

L'autopsia, disposta dalla Procura, sarà fondamentale per stabilire le cause esatte della morte e verificare se i segni sul corpo siano compatibili con una caduta o se possano essere riconducibili a maltrattamenti. I carabinieri continuano a raccogliere elementi per ricostruire la dinamica dei fatti e accertare eventuali responsabilità.

Quella di Tufino è una tragedia che solleva numerosi interrogativi, mentre la comunità attende con dolore e sgomento risposte definitive.

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