Yuri Urizio, un giovane di soli 23 anni, è morto al Policlinico di Milano dopo due giorni di coma a seguito di un brutale attacco subito. L'aggressione è avvenuta nella zona della Darsena di Milano, dove Yuri è stato violentemente picchiato. Il responsabile dell'aggressione, Cubaa Bilel, un cittadino tunisino di 28 anni irregolare in Italia, ha dichiarato di aver fermato la vittima perché stava importunando una ragazza. Tuttavia, il suo gesto ha avuto conseguenze mortali.

Un amico di Yuri, Alessio, ha raccontato il drammatico momento in cui ha dovuto dire addio al giovane in coma: "Gli ho dato un bacio sulla fronte e gli ho sussurrato 'hai una vita davanti'. Ma Yuri non si è svegliato: se n'è andato per sempre". Yuri era una persona amata nella sua comunità, descritto come un giovane generoso e pronto ad aiutare gli altri nonostante avesse risorse limitate.

Le dichiarazioni dell'amico di Yuri Urizio

Alessio ha rifiutato la versione dell'aggressore, sostenendo che Yuri non avrebbe mai importunato nessuno. Yuri era un barman e cameriere, e aveva lavorato con Alessio in Sardegna durante l'estate. Era appassionato di viaggi e aveva lavorato sia in Francia che in Italia. Le sue foto sui social mostrano momenti felici al lavoro e incontri con personaggi famosi come Chiara Ferragni.

Yuri, originario di Como, si era trasferito a Milano per lavorare e cercare di realizzarsi. La sua morte ha scosso la comunità e ha lasciato la madre distrutta dal dolore. Yuri aveva perso suo padre quando era ancora bambino.

L'aggressore Cubaa Bilel è stato arrestato

Inizialmente, accusato di tentato omicidio. Tuttavia, il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere per lui, e nei prossimi giorni potrebbe essere emessa una nuova misura cautelare per omicidio, valutando se l'aggressione è avvenuta in forma volontaria o preterintenzionale. L'autopsia sul corpo di Yuri sarà eseguita nelle prossime ore per chiarire le cause della morte.

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