Tragedia a Torino, Elena Agiurgioaie muore a 11 anni dopo una biopsia polmonare al Regina Margherita
La piccola è entrata in coma dopo l'intervento e non si è più svegliata: la Procura indaga per omicidio colposo
Torino è scossa dalla tragica notizia della morte di Elena Agiurgioaie, una bambina di appena 11 anni, deceduta dopo essersi sottoposta a una biopsia polmonare presso l'ospedale Regina Margherita.
La Procura ha aperto un'indagine per omicidio colposo per chiarire le circostanze del decesso.
L'Intervento Chirurgico e le Complicazioni
Elena, residente a Chieri, era stata ricoverata per effettuare una biopsia ai polmoni, un esame necessario per escludere o confermare la presenza di una patologia tumorale. La decisione di procedere con la biopsia è arrivata dopo mesi di tosse persistente, senza altri sintomi rilevanti. I genitori, preoccupati per la salute della figlia, si erano rivolti prima al pediatra e successivamente all'ospedale di Chieri. Di fronte all'assenza di miglioramenti, è stato deciso di trasferire Elena al Regina Margherita di Torino per eseguire l'intervento. Tuttavia, durante la procedura, la bambina è entrata in coma, senza mai riprendersi. Il decesso è stato dichiarato sabato 20 luglio 2024.
L'Inchiesta per Omicidio Colposo: La Ricerca della Verità
Dopo la tragedia, la famiglia di Elena ha presentato un esposto ai Carabinieri per chiarire le circostanze del decesso. L'ospedale Regina Margherita ha prontamente comunicato l'accaduto alle autorità competenti. La Procura di Torino, sotto la guida del pm Gianfranco Colace, ha avviato un'inchiesta per omicidio colposo, senza ancora identificare indagati specifici. L'inchiesta si concentrerà su diversi aspetti, tra cui la corretta esecuzione dell'intervento, la tempestività e accuratezza della diagnosi iniziale, e le eventuali responsabilità mediche. L'autopsia, già programmata, sarà un passaggio cruciale per determinare le cause precise della morte della piccola.
Reazioni della Comunità e le Prossime Fasi
La morte di Elena ha lasciato un vuoto profondo nella comunità di Chieri e ha scatenato un'ondata di commozione e solidarietà verso la famiglia. Il funerale, inizialmente programmato per il 24 luglio, è stato rinviato per consentire lo svolgimento dell'autopsia. Nel frattempo, l'ospedale e le autorità sanitarie stanno collaborando pienamente con le indagini per assicurare trasparenza e giustizia.
Un Appello alla Sicurezza e alla Giustizia
Questa tragica vicenda pone un'urgente riflessione sulla sicurezza degli interventi medici, specialmente in pazienti pediatrici. È fondamentale che le procedure diagnostiche e terapeutiche siano condotte con il massimo rigore e attenzione per prevenire complicazioni. La speranza è che le indagini possano fare luce su quanto accaduto, assicurando giustizia per Elena e la sua famiglia, e prevenendo future tragedie simili.