In Australia nuovi casi di trombosi in persone che avevano ricevuto il vaccino AstraZeneca. Lo riferisce l'ente regolatore dei farmaci Therapeutic Goods Administration (Tga) nel suo rapporto settimanale sulla sicurezza sanitaria. In particolare, i casi di trombosi riguardano due uomini di 75 anni e di un 59enne. Inoltre 'quattro casi probabili' sono di uomini di 65, 70, 70, e 81 anni. I sette casi portano a 18 il numero di casi di TTS in Australia seguiti a vaccinazione di AstraZeneca, di cui sono state inoculate 1,8 milioni di dosi, con un'incidenza quindi di uno su 100 mila dosi. Tassi che secondo la TGA sono in linea con altri paesi. L'Australia intanto si è appena assicurata la fornitura di 25 milioni di dosi del vaccino Moderna dagli Stati Uniti, con un nuovo accordo che apre anche la strada alla produzione locale di vaccini mRNA. I primi 10 milioni di dosi, inclusi i richiami, destinate agli under 50, dovranno essere consegnati entro fine anno. Altri 15 milioni di dosi di richiamo, formulate per proteggere da varianti emergenti del Covid-19, sono in programma il prossimo anno.

AstraZeneca, Lazio e Lombardia: «Date a noi le dosi che le altre Regioni non utilizzano»

Se non le usate, mandatele a noi. C’è una Italia a doppia velocità anche nell’irrazionale diffidenza nei confronti del vaccino Vaxzevria di AstraZeneca. Lazio e Lombardia si fanno avanti: le dosi inutilizzate inviatele a noi dove siamo pronti a somministrarle rapidamente. LA RICHIESTA L’assessore alla Salute, Alessio D’Amato, rivela: «Ho chiesto al generale Figliuolo di mandarci le fiale di AstraZeneca che non usano le altre Regioni. Parlo 60mila, 80mila anche 100mila dosi in più, che gli altri territori non riescono a somministrare. Noi siamo pronti». Dalla Lombardia il presidente Attilio Fontana ha inviato a Figliuolo identica richiesta: «Noi lombardi abbiamo il grande merito che utilizziamo tutti i vaccini senza alcun problema, stiamo utilizzando anche AstraZeneca. Anche io mi sono vaccinato con AstraZeneca ed è stata un’ottima scelta». Anche Veneto e Piemonte puntano alle dosi che restano in frigorifero in altre regioni, ma sarebbe scorretto parlare di nord e sud. Per dire, la prima ridistribuzione ha riguardato la Puglia che ha appena ricevuto 50mila dosi di AstraZeneca dalla Sicilia. Ieri Figliuolo ha aperto all’ipotesi dei bilanciamenti, che però saranno solo provvisori. Se la Sicilia ha ancora i frigoriferi pieni, quando arriva una nuova fornitura di AstraZeneca si preferisce a quel punto privilegiare quelle regioni dove la somministrazione del vaccino di Oxford è più veloce. Nella successiva fornitura, però, ci sarà una compensazione. Soprattutto ciò che deve essere chiaro - spiegano dalla struttura commissariale - è che comunque la compensazione avviene sempre nell’ambito dello stesso tipo di vaccino. In altri termini: se la Sicilia dovesse cedere parte delle dosi di AstraZeneca a un’altra regione, non potrà pretendere di essere compensata, con le forniture successive, con più dosi di Pfizer e Moderna, ma riceverà altre dosi del vaccino di Oxford. Fonte: Il Messaggero Leggi anche Treviso, Elisa stroncata da un brutto male in cinque mesi. Le ultime parole ai suoi figli: "La mamma non tornerà più a casa" Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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