Salvatore Calvaruso
Salvatore Calvaruso

Salvatore Calvaruso, 19 anni, originario del quartiere Zen di Palermo, è il giovane accusato della sanguinosa strage di Monreale, dove tre ragazzi hanno perso la vita nella notte tra il 27 e il 28 aprile. Conosciuto sui social per la sua passione per la boxe, Calvaruso era già noto alle forze dell’ordine per piccoli precedenti legati a furti, una realtà purtroppo diffusa in uno dei quartieri più difficili della città.

Dopo aver sparato nella folla in via Benedetto D'Acquisto, a Monreale, Calvaruso si è presentato all'una e mezza a casa di un amico, confessando l'accaduto. «Devi denunciare il furto della moto, ho fatto un macello», avrebbe detto il giovane, secondo quanto raccontato dall’amico ai carabinieri. Proprio questa testimonianza si è rivelata determinante per il suo arresto.

La confessione choc e il successivo silenzio di Salvatore Calvaruso

Inizialmente, davanti ai carabinieri, Salvatore Calvaruso ha ammesso spontaneamente la propria responsabilità nella sparatoria, dichiarando di aver esploso diversi colpi durante la rissa. Tuttavia, durante l'interrogatorio formale davanti al pubblico ministero, il 19enne ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere, bloccando di fatto l’utilizzabilità delle sue prime dichiarazioni.

Nonostante il silenzio successivo, gli inquirenti hanno potuto contare su prove schiaccianti: tra queste, il ritrovamento degli occhiali di Calvaruso nel luogo della sparatoria. Gli occhiali, perfettamente corrispondenti a quelli che il giovane indossava nelle foto pubblicate sui social, costituiscono per il pm Felice De Benedittis un «elemento oggettivo individualizzante» che conferma la sua presenza sulla scena del crimine.

Le accuse e il rischio ergastolo per il killer di Monreale

Salvatore Calvaruso è accusato di strage. Secondo quanto scritto nel provvedimento di fermo, «sparando molteplici colpi, ad altezza d'uomo, in una strada molto affollata», ha «indubbiamente messo a repentaglio l’incolumità pubblica». La dinamica della sparatoria, che ha coinvolto circa 100 persone, poteva causare un numero ancora maggiore di vittime.

Come sottolineato dal pm De Benedittis, «è stato solo un caso che le persone colpite dai proiettili siano state cinque, di cui tre mortalmente». A causa della gravità dei reati contestati, per il giovane boxeur di Palermo si profila all’orizzonte la condanna all’ergastolo.

Le vittime della strage e la caccia ai complici

Nella drammatica notte di Monreale hanno perso la vita Salvatore Turdo, 23 anni, Andrea Miceli e Massimo Pirozzo, entrambi di 26 anni. Altri due giovani sono rimasti feriti, ma fortunatamente non in pericolo di vita.

Le indagini dei carabinieri proseguono a ritmo serrato. Si cerca di identificare e rintracciare i complici di Calvaruso: secondo le ricostruzioni, almeno quattro o cinque giovani palermitani avrebbero preso parte alla rissa degenerata in tragedia. Sono in corso perquisizioni nei quartieri Zen e Borgo Nuovo di Palermo, mentre si continua a cercare anche le armi utilizzate.

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