Fusione Serie B e C - "Parlare di numeri non mi affascina", comincia così Gabriele Gravina, presidente FIGC, dopo il Consiglio Federale odierno.
Sulla riforma dei campionati ha aggiunto:
"Prevede non solo un cambio di format. Parliamo di una vera e propria rivoluzione con un impatto a livello di sostenibilità e stabilità del sistema.
- Tre livelli di professionismo non sono più sostenibili - Sottolinea il presidente Gravina che prosegue,
Ho proposto una fusione tra la Serie B e la Serie C dal 2024/25 per arrivare a condizioni di sostenibilità migliori del sistema".
A novembre si svolgerà dunque un'Assemblea straordinaria della Figc per aggiornare lo Statuto e il progetto, sviluppato su più annualità.
Si prevede così la creazione, a partire dalla stagione 2022/23, di una C Elite e di una D Elite.
Questo "per aggredire una delle criticità economiche più grandi del sistema ovvero il salto di categoria".
Calcio - Oltre la fusione tra B e C si pensa alla questione stadi aperti al 50%, questo con obbligo di Green Pass e distanziamento. E' già polemica
Intanto la Serie A è insoddisfatta, questo perché gli stadi saranno aperti al 50% con distanziamento previsto per i tifosi sugli spalti, nonostante l’obbligo di green pass.
Le società in assemblea pensa assolutamente che questa sia una limitazione ingiusta e troppo pressante.
E’ quanto si è detto nel corso dell’odierna assemblea di Lega, una linea dura e condivisa tra le società dopo le decisioni dei giorni scorsi del Governo.
Non basta, infatti, il via libera al 50% per i tifosi, a questo punto i club vogliono di più.
Tra i club di Serie A, solo la Juventus all’Allianz Stadium potrebbe permettersi di avere lo stadio pieno al 50% rispettando il distanziamento, per via della composizione dei posti a sedere, rispetto agli altri stadi messi a una distanza maggiore.
Per le altre, invece, il tetto si sposterà verso il basso, tra il 25/30%, percentuale ritenuta irrisoria dalla maggior parte dei club di serie A
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