È emersa una certa confusione in merito al Reddito di cittadinanza, in particolare riguardo alla proroga prevista dall'articolo 19 del decreto n. 145 del 2023, pubblicato il 18 ottobre sulla Gazzetta Ufficiale. Alcuni sostengono che, grazie a queste nuove disposizioni, il Reddito di cittadinanza possa essere percepito anche nel 2024 da alcune categorie di individui vulnerabili, ma questa affermazione non è corretta. La legge di Bilancio 2024 non prevede alcun riferimento al prolungamento del Rdc, quindi la scadenza del 31 dicembre 2023 rimane valida per tutti.

Tuttavia, nel decreto collegato alla legge di Bilancio 2024, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, introdotte importanti modifiche relative al Reddito di cittadinanza, in particolare a vantaggio delle persone più vulnerabili. A questi soggetti sarà concesso un periodo supplementare per riattivare il Reddito di cittadinanza nel caso in cui sospeso a causa delle restrizioni introdotte dalla precedente manovra.

Nel 2023, il Reddito di cittadinanza può essere fruito per più di sette mensilità solamente da quei nuclei familiari che includono almeno un componente disabile, minorenne o over 60, o da coloro che vengono presi in carico dai servizi sociali entro il 31 ottobre 2023 in quanto non attivabili al lavoro.

Reddito di cittadinanza 2024: a chi spetta

In questo contesto, le autorità locali hanno lavorato intensamente per garantire che tutte le famiglie "fragili", costituite da individui non attivabili al lavoro, possano essere prese in carico al fine di continuare a percepire il Rdc per l'intero anno 2023.

Tuttavia, la scadenza del 31 ottobre è imminente e potrebbe non essere possibile effettuare l'analisi per tutti i nuclei familiari interessati, compresi quelli con un'invalidità compresa tra il 45% e il 66%, a causa di recenti chiarimenti del Ministero del Lavoro che potrebbero considerarli non idonei all'occupazione.

Pertanto, il decreto collegato alla legge di Bilancio 2024 modifica la scadenza entro cui è possibile riattivare il Reddito di cittadinanza sospeso. Con queste modifiche, i servizi sociali hanno tempo fino al 30 novembre 2023 per comunicare l'avvenuta presa in carico. Indipendentemente dal fatto che il Reddito di cittadinanza sospeso per il decorso delle sette mensilità. Una volta effettuata la presa in carico, il supporto sarà riattivato, compresi i pagamenti retroattivi.

Tuttavia, la scadenza del 31 dicembre 2023 rimane invariata, prima del passaggio all'Assegno di inclusione.

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