Il reddito di cittadinanza è una misura che ormai molte famiglie e molti beneficiari prendono da dall’INPS mensilmente. La misura che molti vorrebbero correggere o addirittura cancellare, è di fatto un valido sostegno economico per le famiglie alle soglie della povertà. Anche i dati statistici dimostrano che il sussidio ha fatto l’interesse di quanti faticano ad arrivare a fine mese. Come noto, ad oggi l’importo può essere percepito per 18 mesi rinnovabili di 18 in 18. Molti però hanno più di qualche dubbio riguardo a questi rinnovi e non sanno come fare per continuare a percepire la misura dopo la scadenza dei 18 mesi. 

Quando si deve presentare la domanda per ottenere la proroga del beneficio 

Il beneficio del reddito di cittadinanza è assegnato per un periodo massimo di 18 mesi. Lo si legge nelle slide informative del Ministero e sul portale dedicato alla misura. Tutto nasce dal decreto 4 del 2019, il cosiddetto decretone che oltre a varare il reddito di cittadinanza varò pure la quota 100. Ad ogni scadenza del periodo indennizzato, gli interessati devono riproporre domanda. Ma non prima che tutti i 18 mesi siano scaduti. Infatti la domanda va presentata a partire dal mese di stop, cioè quello privo della ricarica. La regola infatti vuole che tra i primi 18 mesi ed i successivi (o tra i secondi ed i terzi e così via), ci debba essere un mese di buco. In pratica un mese senza sussidio, che gli interessati dovrebbero utilizzare per riproporre domanda. Se le condizioni permangono, si torna a percepire il sussidio dal mese successivo. Il nostro lettore ha fatto domanda troppo presto, presentandola già a settembre, mese però coperto dall’ultima mensilità dei primi 18mesi. L’INPS trovandolo ancora beneficiario, non ha fatto altro che applicare la regola respingendo la domanda. 

Nuova domanda e poi rinnovo dell’ISEE per continuare a prendere il reddito di cittadinanza 

Dunque, se l'ISEE resta invariato, non resta che ripresentare la domanda. Si potrà dunque continuare a percepire il sussidio dal mese di novembre. Va ricordato che per novembre, dicembre e gennaio il nostro lettore percepirà il sussidio normalmente, con le stesse cifre di oggi. Ciò che cambierà, se cambierà è a partire dal mese di febbraio. Infatti il lettore dovrà rinnovare l’ISEE che scade il 31 dicembre. In assenza di rinnovo il lettore potrebbe perdere il diritto al beneficio. E a rinnovo avvenuto, visto che cambierà l’anno di riferimento dei redditi e del patrimonio (dal 2020 al 2021, rispettivamente per ISEE 2022 ed ISEE 2023), l’INPS ricalcolerà il beneficio spettante. Fonte: Investire Oggi   [sv slug="seguici"]
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