"Mio marito mi dà 100 euro a settimana per cucinare e pulire. Tutte mi odiano ma è il miglior lavoro di sempre"
La giovane futura mamma si dedica alla casa e al marito, guadagnando più di quanto faceva nell'esercito. Una scelta controversa che suscita dibattito tra sostenitori e critici.
Alyssa Dee, 28 anni, ha deciso di abbandonare la carriera militare per dedicarsi a un ruolo tradizionale: quello di casalinga. Ma con una particolarità: riceve uno stipendio settimanale di circa 100 euro dal marito, Tom, 51 anni, per occuparsi della casa e preparargli i pasti.
Entrambi provenivano dal mondo militare, ma dopo il fidanzamento Alyssa ha scelto di mettere in pausa le sue aspirazioni professionali per concentrarsi sulla relazione e sulla vita domestica. «Mi sembrava che avesse bisogno di più attenzioni», ha dichiarato a Truly. Ora è soddisfatta della sua decisione e invita altre donne a considerare questa strada per trovare equilibrio e appagamento.
La dinamica della relazione
Quando Alyssa e Tom si sono incontrati, lei lavorava e studiava, ma ben presto ha proposto un cambiamento radicale: «Pensavo che lui desiderasse più attenzioni e che la nostra relazione avrebbe tratto beneficio se fossi rimasta a casa», racconta.
Tom, inizialmente scettico, ha cambiato opinione col tempo:
«Credevo di volere una partner atleta, questa era la mia mentalità. Ma incontrando Aly ho scoperto quanto può essere meraviglioso avere una relazione tradizionale, con una chiara separazione dei ruoli di genere».
Secondo i due, questa scelta ha portato numerosi vantaggi. Tom vive una vita meno stressante e più sana, mentre Alyssa afferma di aver trovato la soddisfazione che cercava. «Ora guadagno di più rispetto a quando ero nell’esercito, e questo è il miglior lavoro che io abbia mai avuto», dichiara.
Tra critiche e sostegno
La decisione di Alyssa non è passata inosservata online, dove ha suscitato reazioni contrastanti. Molti hanno criticato la giovane, accusandola di aver rinunciato alla sua indipendenza. «Ci sono femministe che mi odiano, la maggior parte single e con più di 30 anni. Io non sono femminista: penso che il femminismo sia negativo. Gli uomini amano così tanto le donne che le avrebbero liberate comunque, se non lo avessero fatto da sole», afferma con fermezza.
Tuttavia, Alyssa ha anche ricevuto messaggi di supporto, soprattutto da donne che si sentono rappresentate dalla sua scelta:
«Ci sono tanti commenti positivi da parte di donne che finalmente si sentono viste e comprese. Molte mogli e madri casalinghe si sentono inutili, come se avessero sprecato il loro potenziale, perché questo è ciò che la società trasmette loro».
Un modello di vita alternativo
Per Alyssa, la decisione di fare la casalinga non è un passo indietro, ma una scelta consapevole per vivere secondo i propri valori. «Preferisco servire mio marito e la mia casa piuttosto che lavorare per un’azienda che non si cura del mio benessere», spiega.
La giovane sottolinea che il suo ruolo non è sinonimo di subordinazione, ma di equilibrio e collaborazione. «Siamo una squadra», afferma, «e ognuno contribuisce in modo diverso alla nostra vita insieme».
Un messaggio controverso
La storia di Alyssa e Tom evidenzia come il tema dei ruoli di genere e delle scelte personali continui a dividere l’opinione pubblica. Da un lato, c’è chi vede nella loro relazione un modello obsoleto che perpetua stereotipi di genere. Dall’altro, c’è chi la considera un esempio di libertà personale, capace di sfidare le convenzioni sociali moderne.
A prescindere dalle opinioni, Alyssa è convinta della sua strada: «Questa è la vita che voglio. Mi rende felice, e credo che altre donne potrebbero trarre ispirazione da questa scelta».