Gli abbracci virtuali in attesa di quelli reali

Ebbene si, forse per una volta saranno i social a salvarci. E mi piace pensare che, forse, daremo, finalmente, più importanza o il giusto valore a ciò che, invece, troppo spesso, oramai, diamo per scontato. L'amore (nel senso forse più fisico del termine e più pratico) al tempo del Coronavirus risulta al quanto difficile: niente abbracci, baci, carezze e giuste distanze di sicurezza. Distanze enormi che appaiono quasi insormontabili quando ne hai un vero e proprio divieto.

Per una volta saranno i social a salvarci e a farci sentire tutti più vicini.

Si, quei social spesso accusati di spegnere le emozioni, ora, avranno l'arduo compito invece di cercare di farci rimanere uniti seppur lontani. Di ricordarci che fino a ieri eravamo lì, uno accanto all'altro a scambiarci un sorriso, una carezza, a sorseggiare dalla stessa bottiglia una birra, ad abbracciarci seduti su un divano oppure in macchina mentre alla radio passa la tua canzone... E allora rammenti quando per una sciocchezza gli hai tenuto il muso per giorni o alle bugie raccontate, alle volte in cui hai detto ok basta, vattene. A quando l'hai guardato negli occhi e gli hai detto è finita, a quella lacrima non asciugata, a quell'abbraccio frettoloso per farla andare via, alla promessa che cambierai, ma non l'hai mai fatto per davvero... E allora rammenti che l'orgoglio, a volte, va messo da parte, che in amore si dice “vince chi fugge” e che invece è una gran “cazzata” perché, ora, vorresti solo correre da lui/da lei e stringerlo/a forte, ma il "mostro” te lo impedisce e allora guardi una chat, ti affidi a whatsapp, telegram, skype e speri che ti stia pensando, che in qualche modo, anche tu gli manchi e speri che tutto questo finisca presto...

Torneremo ad abbracciarci, amarci, a regalarci baci e carezze...

Nel frattempo il "mostro” ci dà l'opportunità di essere meno mostri, meno calcolatori/calcolatrici e di riscoprire il sapore di un'emozione, l'ebrezza di un muscolo involontario che pulsa forte... Sentimenti persi e dispersi in una vita che corre affannosamente per poi riscoprirsi nuovamente umani dinnanzi a qualcosa che, ancora per il momento, non vi è rimedio... Qualcosa divenuto globale e che puoi metterlo al tappeto solo col buon senso. Ne perderà l'economia, ne perderemo forse tutti noi... Ma chissà magari ne avremo guadagnato in amore... Se amate qualcuno diteglielo e non importa se non è più corrisposto o non lo sarà più o non lo è mai stato... Per vincere il Coronavirus dobbiamo dimostrare innanzitutto di amarci, di amare se stessi e l'altro... Dobbiamo diventare quello che ancora non siamo e fatichiamo ad essere: uomini, donne... Un popolo! (di Nunzia D'Aniello) Seguici su Facebook: 41esimoparallelo
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