Celeste Palmieri e Mario Furio
Celeste Palmieri e Mario Furio

La comunità di San Severo è sconvolta dal tragico femminicidio di Celeste Rita Palmieri, colpita mortalmente dal marito Mario Furio, che subito dopo si è tolto la vita.

Nonostante il braccialetto elettronico indossato dall'uomo e un divieto di avvicinamento, il dispositivo non ha prevenuto la tragedia.

La Dinamica del Delitto

Celeste Rita Palmieri, 56 anni, è deceduta dopo essere stata gravemente ferita dal marito Mario Furio, ex poliziotto penitenziario di 59 anni. L'uomo, con precedenti denunce per violenza e sottoposto a restrizioni legali, ha sparato alla moglie con diversi colpi di arma da fuoco nella mattinata del 18 ottobre 2023. Dopo aver compiuto l'omicidio, Furio ha rivolto la stessa arma contro di sé, togliendosi la vita all'interno della sua auto, poco distante dal luogo dell’aggressione.

L'attacco è avvenuto nei pressi del supermercato Eurospin in via Salvemini, dove la donna si trovava per fare la spesa. Furio, pur indossando ancora il braccialetto elettronico, è riuscito a raggiungere la moglie senza che il dispositivo elettronico attivasse immediatamente l’allarme. Solo in seguito all'attivazione del braccialetto, i Carabinieri sono stati allertati e hanno tentato di intervenire, ma purtroppo non sono riusciti a evitare la tragedia.

Le Inadeguatezze del Sistema di Protezione

Un aspetto inquietante di questo caso è il malfunzionamento del sistema di allarme della vittima. Nonostante l'uomo fosse soggetto a divieto di avvicinamento e indossasse il braccialetto elettronico, la vittima non ha ricevuto nessun segnale di allarme dal proprio dispositivo. Celeste, contattata dai Carabinieri dopo il primo allarme inviato dal braccialetto dell'uomo, aveva dichiarato di aver visto Furio all’interno del supermercato, ma senza percepire alcun avviso dal suo apparato elettronico.

Le forze dell’ordine si sono precipitate sul posto, ma sono giunte proprio nel momento in cui Furio stava sparando alla moglie. L'uomo si è poi allontanato in auto e, pochi metri più avanti, ha deciso di togliersi la vita. Il caso ha sollevato interrogativi sulla funzionalità del sistema di protezione elettronica a disposizione delle vittime di violenza domestica e sugli strumenti adottati per prevenire queste tragedie.

Un Matrimonio in Crisi: L'Avvio delle Procedure di Separazione

Dietro questo tragico episodio si cela una storia di conflitti familiari e violenze domestiche. Celeste Palmieri aveva più volte denunciato il marito per episodi di violenza e aveva avviato le pratiche per la separazione. Mario Furio, in pensione dal 2017 per motivi di salute, era stato un poliziotto penitenziario, ma da tempo viveva una situazione di instabilità. Nonostante le numerose denunce, l'uomo non si era mai rassegnato alla separazione dalla moglie, continuando a rappresentare una minaccia per la sua incolumità.

Il femminicidio di Celeste è l'ennesimo episodio di violenza contro le donne che, purtroppo, si conclude in tragedia nonostante le misure di protezione predisposte dalle autorità.

Le Reazioni della Comunità

L'episodio ha suscitato profondo sconcerto nella comunità di San Severo e nella provincia di Foggia. Il femminicidio di Celeste Palmieri si aggiunge a una lunga lista di crimini contro le donne che continuano a verificarsi nel nostro Paese, mettendo in evidenza l’urgenza di migliorare gli strumenti di tutela e prevenzione della violenza di genere.

Le autorità locali hanno espresso il loro cordoglio per la vittima e la condanna verso ogni forma di violenza domestica. Si auspica che questo tragico evento possa portare a una riflessione più profonda sull’efficacia dei dispositivi di sicurezza e sulla necessità di potenziare le risposte immediate in casi di emergenza.

La morte di Celeste Rita Palmieri rappresenta una tragedia annunciata che poteva essere evitata. L'inefficacia del braccialetto elettronico e il fallimento dei sistemi di allarme hanno avuto un ruolo decisivo in questa terribile vicenda. Mentre si cerca di fare chiarezza sulle dinamiche del malfunzionamento del dispositivo, rimane l'urgenza di migliorare le misure di protezione per le vittime di violenza domestica, affinché tragedie simili non abbiano a ripetersi.

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