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La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata ammessa come parte civile, attraverso il suo legale Luca Libra, nel processo milanese per diffamazione aggravata che vede imputati Fabrizio Corona e Luca Arnau. Al centro della vicenda, un articolo pubblicato nell’ottobre del 2023 sul sito Dillingernews.it, diretto da Corona come “caporedattore di fatto”.

L’articolo sosteneva l’esistenza di un fantomatico “legame affettivo” tra la premier e il deputato di Fratelli d’Italia Manlio Messina, notizia che si è rivelata del tutto infondata.

Le accuse contro Corona e Arnau

Secondo l’accusa, Corona avrebbe “procacciato la falsa notizia”, fornendo indicazioni per la stesura dell’articolo, nonostante verifiche avessero dimostrato la sua assoluta infondatezza. Arnau, difeso dal legale Alessio Pomponi, è l’autore materiale del pezzo e responsabile della sua pubblicazione, avvenuta il 20 ottobre 2023.

I pm, nel decreto che ha portato alla citazione diretta a giudizio, sottolineano anche l’uso di “fotografie alterate” per rafforzare la narrazione diffamatoria.

Le parti civili

Oltre a Giorgia Meloni, anche il deputato Manlio Messina, tramite il suo avvocato Mattia Serpotta, si è costituito parte civile per gli eventuali danni derivanti dall’articolo. Entrambi i politici hanno denunciato l’accaduto, portando all’apertura del processo, firmato dal procuratore Marcello Viola, dall’aggiunta Letizia Mannella e dal pm Giovanni Tarzia.

La prima udienza

Il procedimento, iniziato oggi davanti all’Ottava Sezione Penale del Tribunale di Milano, ha visto l’ammissione delle parti civili. L’udienza è stata aggiornata al 31 marzo per la fase di ammissione delle prove. Tra i testimoni indicati dai pm figura anche la presidente del Consiglio.

Le difese

Fabrizio Corona, difeso dall’avvocato Ivano Chiesa, nega ogni responsabilità e si prepara a contestare le accuse in tribunale. Luca Arnau, dal canto suo, si difenderà sostenendo di aver agito su indicazioni altrui.

Il ruolo dei media nella politica

Il caso mette in luce il delicato rapporto tra informazione, politica e tutela della reputazione pubblica. La pubblicazione di notizie false, specie quando coinvolgono figure istituzionali, solleva interrogativi sull’etica giornalistica e sulle conseguenze legali per chi le diffonde.

Un processo che fa discutere

Con la presenza di Giorgia Meloni e Manlio Messina come parti civili, il processo promette di essere seguito con grande attenzione. La questione riguarda non solo la reputazione personale, ma anche il rischio di strumentalizzazioni politiche e mediatiche.

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