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Solo pochi giorni fa, la casa della famiglia Zotto a Saviano era piena di vita e gioia, festeggiando il piccolo Gennaro. Oggi, di quella casa e della famiglia che vi abitava, rimangono solo macerie. Un'esplosione, probabilmente causata da una fuga di gas, ha distrutto la loro casa a Saviano, provincia di Napoli, uccidendo la madre, i due fratellini di Gennaro e la nonna. Il padre, Antonio Zotto, è rimasto gravemente ustionato. L'intera comunità è sotto shock, mentre i soccorritori lavorano incessantemente.

Una famiglia spezzata

Giovedì scorso si era celebrata una festa in quella casa. Gennaro, il più piccolo della famiglia, portava il nome del santo patrono di Napoli, San Gennaro. La famiglia aveva bisogno di momenti di felicità, soprattutto dopo la perdita del fratello di Antonio Zotto, morto improvvisamente pochi mesi prima. Ma ora, per Gennaro, di soli due anni, il mondo è cambiato per sempre: ha perso la madre, i fratelli e la nonna, e resta solo il padre, gravemente ferito, che lotta per la vita.

L’unico ricordo tangibile di quei momenti felici è una fotografia scolastica di Giuseppe, il fratellino di sei anni, scattata l’anno scorso a scuola. Tra le macerie, la foto è stata recuperata intatta, quasi un simbolo di speranza in mezzo alla devastazione. La dirigente del commissariato di Nola, Giovanna Salerno, ha consegnato la foto a uno zio dei bambini, giunto dalla Toscana dopo aver appreso la notizia della tragedia.

Le operazioni di soccorso:

Saviano è una città in lutto. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha seguito personalmente le operazioni di soccorso, rimanendo sul luogo della tragedia per tutta la giornata. Il compito delle istituzioni, ha dichiarato, è quello di sostenere la famiglia Zotto, offrendo solidarietà e vicinanza in un momento così doloroso. Le ricerche sono durate per ore, con i vigili del fuoco che hanno scavato tra le macerie senza sosta, fino al ritrovamento del corpo di Autilia Ambrosino, la madre di Gennaro.

Tra i primi a intervenire sono stati i carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna. Il brigadiere Michele Conte ha descritto il drammatico momento in cui hanno sentito la voce di Antonio Zotto tra le macerie. "Ci ha detto lui quante persone c’erano in casa," ha raccontato Conte, come riporta Il Corriere di Napoli. Prima hanno tratto in salvo Antonio e il piccolo Gennaro, alimentando una flebile speranza. Ma poi, quando hanno raggiunto la bambina, Autilia Pia, di quattro anni, quella speranza si è spenta. "Era morta. Le ho preso la manina e gliel’ho tenuta stretta, accompagnandola fino all’ambulanza," ha detto commosso il brigadiere Conte.

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