reddito di cittadinanza e carabinieri

La Guardia di Finanza di Varese ha smascherato una nuova rete di truffe legate al reddito di cittadinanza (RdC). L'operazione ha portato alla denuncia di 29 persone residenti in vari comuni della provincia, tra cui Luino, Cantello, Gallarate, Busto Arsizio e Saronno.

Gli illeciti scoperti comprendono mancata dichiarazione di vincite da gioco online, falsificazione di conti aziendali e omessa comunicazione di impieghi lavorativi, in alcuni casi all’estero. I soggetti coinvolti hanno percepito indebitamente oltre 330.000 euro, suscitando sconcerto e condanne morali da parte delle autorità locali.

Gioco d’azzardo e reddito di cittadinanza: un binomio inquietante

Tra i casi più eclatanti figurano 12 beneficiari che, invece di utilizzare il sussidio per il sostentamento, lo scommettevano su piattaforme di gioco online. Alcuni di loro, titolari di conti di gioco, avevano accreditato somme per centinaia di migliaia di euro grazie a vincite da tornei di poker e scommesse sportive, ma tali introiti non erano mai stati dichiarati nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu), requisito fondamentale per ottenere il RdC.

Imprenditori e lavoro all’estero tra i denunciati

Le frodi non si limitano al gioco d’azzardo. Un imprenditore nel settore edilizio, socio unico di una srl, aveva manipolato i bilanci aziendali per apparire idoneo a ricevere il reddito. Inoltre, diversi frontalieri, che avevano trovato lavoro in Svizzera, non hanno comunicato la loro nuova condizione lavorativa, continuando a beneficiare del sussidio in modo illecito.

Recupero delle somme e segnalazioni all’Inps

L’attività investigativa ha permesso non solo di denunciare i responsabili, ma anche di avviare le procedure per il recupero delle somme indebitamente percepite. I 29 denunciati sono stati segnalati all’Inps per le necessarie azioni di rivalsa economica.

Il fenomeno delle truffe al reddito di cittadinanza

Il caso di Varese non è isolato: truffe simili sono emerse in altre città italiane, alimentando il dibattito sull’efficacia dei controlli e sull’uso improprio di una misura nata per aiutare i cittadini più in difficoltà.

Il recupero dei fondi sottratti e il monitoraggio dei beneficiari restano priorità per le autorità competenti, mentre episodi di frode come questi continuano a minare la fiducia nel sistema.

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