Emma Bonino ha condiviso apertamente la sua storia in un'intervista a "Belve", condotta da Francesca Fagnani. Considerata una delle figure di spicco del femminismo in Italia, Bonino si è apertamente raccontata, toccando vari punti salienti della sua vita. Ha parlato del suo rapporto con Marco Pannella, del suo impegno per il diritto all'aborto, di cui ha anche sperimentato personalmente le difficoltà, e del fatto di non essere diventata madre. Inoltre, ha fatto un annuncio che ha suscitato applausi da parte della conduttrice e del pubblico: dopo otto anni, è finalmente guarita da un tumore.

La storia di Emma Bonino include il suo impegno per il diritto all'aborto, un tema a cui ha dedicato gran parte della sua carriera.

“L’umiliazione è stata talmente forte che mi sono detta mai più. L’umiliazione di dovere andare di notte e di nascosto a cercare il professore e tornarmene in treno. Mi chiedevo perché mi stesse capitando, perché lo stessi subendo. Da allora mi sono detta ‘a nessuna mai più’”. “Non ho mai avuto figli”, ha rivendicato subito dopo, “Un figlio è per sempre e questo per sempre dentro non ho mai avuto il coraggio di dirmelo. Ho avuto altri tipi di coraggio ma questo no”.

Bonino ha anche menzionato una celebre foto del 1975 in cui sembrava stesse praticando un aborto, spiegando che in quel periodo era in esilio in Francia e le attiviste avevano imparato la tecnica in Cina. Questo le ha fatto sentire una grande responsabilità. Durante la sua lotta per garantire un percorso sicuro verso l'aborto, ha incontrato due giovani donne, Aurora e Rugiada, a cui ha offerto sostegno. Tuttavia, ha dichiarato che la sua esperienza personale l'ha portata a esaurire il desiderio di maternità.

Nella stessa intervista, Emma Bonino ha annunciato di essere guarita dal tumore, una notizia accolta con gioia dalla conduttrice e dal pubblico.

“Sembra un reato che le donne abbiano un’ambizione. Continuerò ad andare finché mi reggeranno le forze. Anzi, voglio dare una bella notizia: sono guarita dal tumore. Devo fare ancora una tac di conferma ma dopo 8 anni questo ospite indesiderato se ne è andato”. “La malattia mi ha insegnato la pazienza”, ha aggiunto poco dopo, “Io ero piena di voglia di vivere, inca**ta come una biscia per questo maleducato ospite che mi ha costretto a 8 anni di ripetute terapie perché aveva l’80% di possibilità di recidiva. E giusto perché non mi arrivasse al cervello mi hanno fatto tanta radioterapia che mi ha bruciato tutti i bulbi piliferi. Come ho festeggiato il fatto che sia finita? Aspetto l’ultima prova che credo andrà bene perché mi sento bene. Mi sembra che questo intruso non ci sia più. Alla conferma festeggiamo”.

“Sono entrata in politica da totale ignorante. Non mi sentivo pronta a fare da capo. Se ho vissuto nell’ombra di Pannella? Eravamo di due generazioni diverse, riconoscevo la sua capacità di fare politica anche in modo fantasioso, la politica della no violenza. Ho imparato molto ma il mio vero tuto è stato spadaccina. Mi manca, c’è stata una rottura unilaterale da parte sua. Ho sofferto molto e perso tanto tempo a cercare di capire senza riuscirci. Poi sono andata avanti. Mi ha fatto talmente male che ho preferito lardare avanti. Non mio fatto in tempo a chiedergli perché. Una storia d’amore tra noi? Non ne subivo il fascino e a lui sicuramente non piacevo”.

Infine, la storia d’amore finita con l’uomo più importante della sua vita: “L’amore più importante della mia vita si chiamava Roberto Cicciomessere. Mi ero fatta una favola, che saremmo invecchiati insieme ma lui se ne è andato. Mi sono tormentata per capire perché fino a scoprire che era la ragione più banale del mondo: si era innamorato di un’altra”.

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