Aviaria, virus trovato nel latte
Aviaria, virus trovato nel latte. Bassetti: "rischio pandemia"

L'influenza aviaria, in particolare il virus H5N1, sta sollevando preoccupazioni a livello mondiale, con esperti come l'infettivologo Matteo Bassetti che avvertono dei rischi di una possibile pandemia. Il virus H5N1, che in passato colpiva principalmente gli uccelli, ha fatto dei salti di specie, arrivando anche a infettare animali come bovini e maiali, e recentemente è stato trovato nel latte non pastorizzato negli Stati Uniti. Questa evoluzione ha sollevato timori su un'eventuale diffusione del virus tra gli esseri umani.

Le preoccupazioni di Matteo Bassetti

Bassetti ha sottolineato che, con l'aumento dei viaggi e della globalizzazione, i virus si diffondono molto più rapidamente rispetto al passato. L'influenza aviaria, che sta colpendo gli Stati Uniti, è ormai considerata una minaccia globale. Secondo Bassetti, il virus H5N1 potrebbe evolvere e diventare la "nuova pandemia" dopo il Covid-19, e l'Italia deve essere pronta a fronteggiarla con un piano pandemico adeguato. Ha anche sollevato la questione della preparazione sanitaria, chiedendo se ci siano abbastanza risorse, come posti letto negli ospedali, medici, farmaci e respiratori, per affrontare una nuova crisi sanitaria.

La risposta dell'ISS e della politica

Anna Teresa Palamara, direttrice del dipartimento di Malattie Infettive dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), ha rassicurato che, al momento, la situazione in Italia è sotto controllo. Pur riconoscendo che il virus H5N1 ha avuto una diffusione importante negli USA, ha affermato che finora non ci sono stati casi di trasmissione da uomo a uomo, e che il sistema di sorveglianza italiano è tra i più avanzati, con un monitoraggio continuo degli allevamenti. Palamara ha sottolineato che in Italia la circolazione del virus è sotto stretto controllo grazie alla collaborazione tra l'ISS e altri istituti di ricerca.

Cosa sappiamo su H5N1

L'influenza aviaria è causata dal virus dell'influenza di tipo A, che può essere a bassa o alta patogenicità. Il sottotipo H5N1, in particolare, è stato responsabile di gravi epidemie, avendo la capacità di saltare le specie e infettare anche esseri umani, gatti, topi e maiali. La sua trasmissione da animali a esseri umani è un rischio, soprattutto se il virus muta e acquisisce la capacità di diffondersi facilmente tra le persone.

Il virus nei latticini e la preoccupazione negli Stati Uniti

Un recente caso ha suscitato preoccupazione: il virus H5N1 è stato trovato in latte non pastorizzato in California, uno degli stati più colpiti dall'aviaria. Questo ha portato al ritiro precauzionale dei prodotti dal mercato, con le autorità sanitarie che avvertono anche contro il rischio di toccare occhi, naso e bocca dopo aver maneggiato prodotti contaminati. Sebbene non siano stati segnalati casi di trasmissione diretta tra esseri umani, il ritrovamento del virus nei latticini ha aumentato i timori.

La situazione in Italia

In Italia, il Ministero della Salute ha dichiarato che non ci sono allarmi riguardo l'aviaria. La sorveglianza virologica continua a monitorare la situazione, e i casi di sindromi simil-influenzali (ILI) sono in lieve aumento, ma sono comunque in linea con le previsioni stagionali. Inoltre, il virus influenzale attualmente più circolante è l'H1N1, mentre l'aviaria resta sotto controllo.

Il nuovo piano pandemico

Un tema centrale del dibattito riguarda la preparazione del nuovo piano pandemico. Dopo le lacune evidenziate dalla pandemia di Covid-19, esperti e politici chiedono una risposta rapida. Il piano pandemico, che include linee guida per la gestione di future emergenze sanitarie, è in fase di revisione e dovrebbe essere pronto a breve, con il Ministero della Salute che sta lavorando alla sua attuazione, anche grazie al finanziamento della legge di bilancio. Tuttavia, la data di approvazione definitiva rimane in attesa.
Nonostante l'inquietante evoluzione del virus H5N1 e la sua potenziale minaccia, al momento la situazione in Italia è sotto controllo, grazie a un sistema di sorveglianza robusto. Tuttavia, la preparazione per una possibile pandemia futura rimane cruciale, e gli esperti continuano a sollecitare un piano pandemico aggiornato per garantire una risposta rapida ed efficace in caso di emergenza.

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