C'è tanto sud in questa olimpiade giapponese, questo dal judo al pugilato, dal Molise di Maria Centracchio alla Campania di Irma Testa.
In un'edizione dei Giochi dove il pugilato italiano, da sempre fucina di talenti e di medaglie olimpiche, non riesce a qualificare nemmeno un uomo.
Ecco che invece la 24enne di Torre Annunziata scrive una pagina di storia. Mai infatti una pugile italiana era riuscita a salire sul podio.
Indiscutibile il 5-0 (29-28, 29-28, 29-28, 30-27, 30-26) alla canadese Caroline Veyre nei quarti di finale e pass per uno dei primi quattro posti che vale la medaglia, nel pugilato infatti non c'è l'incontro per il bronzo.
Queste le prime parole di Irma Testa, talento incredibile del pugilato campano
"Mi sono garantita una medaglia che mi rende felice. Sono la prima donna italiana a raggiungere questo obiettivo.
Ho lavorato duro per raggiungere questo sogno. Conosco tutti gli sforzi che ho fatto", le sue prime parole.
Al prossimo turno, in programma
sabato 31 luglio, si troverà di fronte la filippina Nesthy Petecio.
"E' la campionessa mondiale della categoria. Sarà una rivale tosta ma a questo livello lo sono tutte ma il mio obiettivo è sempre stato quello della medaglia ma ancora più importante è la prestazione".
Entrata nella rosa olimpica da giovanissima, già a Rio cinque anni fa sperava nel suo exploit ma la non ancora ventenne Irma non riuscì ad esprimersi ai suoi livelli
Questa volta, un lustro dopo, tutto è pronto per poter far saltare il banco con il suo pugilato spettacolare e il suo movimento leggero sul ring.
La ragazza di Torre Annunziata, 24 anni a dicembre, ha tante sfaccettature.
Sul suo braccio infatti è tatuata una Geisha. Nulla a che fare con i Giochi ma una scelta precedente e dall'alto valore simbolico.
"Una donna forte come me", leggiadra e allo stesso tempo determinata sul quadrato e nella vita.
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