TORRE DEL GRECO – Tragedia questa mattina a Torre del Greco, in Campania, dove intorno alle ore 10:30 circa, un uomo di 80 anni si è lanciato dal decimo piano di un palazzo sito in via Pezzentelle. L’uomo ha fatto un volo di oltre trenta metri ed è morto sul colpo.
Numerosi commercianti e avventori dell’area mercatale, visto l’orario di punta per la spesa quotidiana, assistito alla scena ed allertato le forze dell’ordine. Sul posto sono arrivati gli agenti del commissariato di polizia di Stato. Gli operatori del 118 che non hanno potuto fare altro che costatare il decesso.
Secondo quanto riporta Il Mattino, l’uomo aveva perso un figlio suicida qualche anno fa. Doveva fare i conti con una situazione difficile in casa perché un altro figlio era affetto da problemi di salute. Tra l’altro il suicidio è stata proprio premeditato dall’uomo che, pur abitando al piano terra, ha deciso di salire fino all’attico del palazzo per lanciarsi dal 10 piano.
Tragedia a Napoli, donna si lancia dalla finestra del quarto piano. Non riusciva a riprendersi dal dramma del Covid
A Napoli, in Campania, continua l’emergenza collegata al disagio psicologico emerso dopo l’esplosione della pandemia che, negli ultimi mesi, sta facendo registrare un aumento significativo dei suicidi. L’ultimo tragico episodio è avvenuto questa mattina in via Santa Caterina da Siena, una traversa di corso Vittorio Emanuele. Una 60enne si è lanciata dalla finestra, morendo sul colpo.
La donna, di origine francese, abitava al secondo piano di una palazzina ma era salita al quarto piano dove aveva sistemato borsa e scarpe vicino ad un’ampia finestra per poi precipitare.
Sul posto, il medico dell’ambulanza della postazione “Crispi” del 118 non ha potuto far altro che constatare il decesso della 60enne che soffriva di depressione e seguiva una terapia psicologica.
Campania, depressione post Covid
Secondo alcuni vicini di condominio, le sue condizioni di malessere esistenziale erano peggiorate con la pandemia e il protrarsi dell’emergenza Covid e questo aspetto accomuna molti episodi avvenuti in città. Dalla fine del lockdown, infatti, si sono moltiplicate le morti causate da gesti volontari. E anche i tentativi di compiere azioni autolesioniste fino alle loro estreme conseguenze.
I dati raccolti dalla centrale operativa del 118, documentano come il fenomeno riguardi fasce di età anche molto distanti tra loro. Per esempio i giovanissimi di entrambi i sessi e gli anziani ma anche persone che non avevano mai sofferto di veri e propri disagi psichici.
A pesare sulle fragilità dei soggetti più vulnerabili ma anche su chi non ha mai mostrato segni di disagio psicologico, sono: l’isolamento e la distanza sociale. Ma anche le difficoltà economiche, dirette conseguenze dell’emergenza Covid. Fonte: Il Mattino
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