Angelo Frassi morto sugli sci
Angelo Frassi morto sugli sci

Angelo Frassi, un uomo di 67 anni, è stato trovato morto sulla pista da sci di Val Palot, nel bresciano, lo scorso 28 dicembre. Inizialmente, si pensava che la sua morte fosse stata causata da un malore improvviso, ma le indagini hanno rivelato un’altra verità. La morte di Frassi è stata infatti il risultato di un infortunio mortale sul lavoro, avvenuto mentre lavorava come dipendente della società che gestisce l’impianto sciistico. La tragedia ha scosso la comunità locale, e la vicenda si è trasformata in un caso di omicidio colposo, con l’arresto dei gestori dell’impianto.

La scoperta del corpo e il coinvolgimento dei gestori

A scoprire il corpo senza vita di Angelo Frassi furono due colleghi, che, preoccupati per non aver ricevuto risposta via radio, si avventurarono lungo la pista per cercarlo. La loro preoccupazione si rivelò fondata quando trovarono il corpo di Frassi, disteso lungo la linea dello skilift. Inizialmente, si pensò che il decesso fosse dovuto a un malore improvviso, ma gli inquirenti hanno scoperto che, in realtà, si trattava di un grave incidente sul lavoro.

Le indagini hanno portato alla luce una serie di violazioni delle norme di sicurezza sul lavoro da parte dei gestori dell’impianto. In particolare, si è appreso che i coniugi, marito e moglie, che gestivano gli impianti di risalita, non avevano garantito adeguate condizioni di sicurezza per i propri dipendenti. Per questo motivo, sono stati arrestati con l'accusa di omicidio colposo aggravato dalla violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro.

Le accuse contro i gestori dell’impianto

I gestori dell’impianto, arrestati e posti agli arresti domiciliari, sono accusati di non aver rispettato le norme di sicurezza sul lavoro, creando un ambiente di lavoro pericoloso per il personale. In particolare, non avrebbero adeguatamente monitorato la sicurezza delle attrezzature e delle operazioni quotidiane, il che avrebbe contribuito all’incidente fatale. La morte di Angelo Frassi ha messo in evidenza la necessità di un maggiore controllo sulla sicurezza degli impianti sciistici, e il caso è destinato a far luce su possibili negligenze in altre realtà simili.

Un'ulteriore indagine e le reazioni della comunità

La morte di Angelo Frassi, che lascia due figlie e una famiglia devastata, ha suscitato una forte reazione nella comunità, che chiede giustizia per l’uomo e per tutti i lavoratori che ogni giorno si trovano a operare in condizioni di rischio. La vicenda ha anche sollevato interrogativi sul livello di sicurezza delle piste da sci e sul rispetto delle normative di sicurezza in molti impianti sciistici, un tema che sarà oggetto di ulteriori indagini e discussioni nelle prossime settimane.

Gli arresti dei gestori dell’impianto rappresentano un primo passo verso la responsabilizzazione per le violazioni, ma la comunità e la famiglia di Angelo Frassi si aspettano che venga fatta piena luce su quanto accaduto.

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