Vincenzo De Luca non le manda a dire nemmeno questa volta. Il governatore sceriffo, così come è stato nominato all'inizio della pandemia, all'epoca dei lanciafiamme, non usa mezzi termini.
Nuovo scontro col governo quindi. Se Conte decide di aprire le scuole, De Luca le chiude e attua la via, a detta sua, della prevenzione e non del rischio.
E' così infatti che anticipa una possibile ordinanza a fine gennaio, che permetterà di ripristinare oppure no la didattica in presenza.
"Non prenderemo decisioni immediate", dice il governatore campano durante l'ultima consueta diretta del venerdì. "Dobbiamo capire se si evolverà l’epidemia dopo le festività e Capodanno e per questo aspetteremo l’ultima settimana di gennaio".
Continua De Luca
E aggiunge: "Per adesso prudenza massima per scuola, mobilità e tutto il resto". Sulla linea del governo invece: "
Le zone gialle, arancioni e rosse, la mobilità, la visita ai parenti… sono tutte idiozie che nessuno è in grado di controllare. Sono finzioni.
Sarebbero preferibili invece misure chiare e semplici piuttosto che creare situazione rispetto al quale nemmeno io saprei dirvi in che zona siamo. Date ristori economici o togliete le tasse invece di mandare all’esaurimento nervoso l’Italia intera.
Sul colore delle regioni:
"Io sono per un unico colore per tutta Italia, un’unica zona arancione, poichè sappiamo che intorno all’Italia i paesi sono rovinati. Servirebbe un’unica deroga per le regioni che si trovano in situazioni pesanti.
Basta misure mezze mezze, serve un atto di responsabilità per capire la conseguenza del periodo festivo. E’ inutile aprire e chiudere. Noi vogliamo aprire tutto e per sempre che invece chiudere dieci volte di più”.
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