Tragedia Faito: marito e moglie britannici morti in vacanza. «Si godevano la pensione»
L’incidente ha causato quattro morti e un ferito grave. Tra le vittime anche due turisti inglesi in viaggio sulla costiera sorrentina. Gli amici: «Sempre sorridenti, amavano l’Italia»

Quella che doveva essere una rilassante vacanza in costiera sorrentina si è trasformata in una tragedia senza precedenti per Graeme Derek Winn, 64 anni, e sua moglie Elaine Margaret, 57 anni, entrambi cittadini britannici. I due sono tra le quattro vittime dell’incidente della funivia del Monte Faito, crollata improvvisamente durante la risalita, trascinata giù da un cavo spezzato, secondo le prime ricostruzioni. Un dramma improvviso che ha lasciato sgomenta l’intera comunità turistica e non solo.
La dinamica dell’incidente: funivia crolla con cinque persone a bordo
L’incidente si è verificato sul versante napoletano del Monte Faito, uno dei punti panoramici più suggestivi del Golfo. A bordo della cabina c’erano cinque persone: quattro di loro sono morte sul colpo, mentre l’unico sopravvissuto, un giovane, è ricoverato in gravi condizioni e lotta tra la vita e la morte. Le cause esatte del crollo sono ancora oggetto di indagine, ma i primi video circolati mostrano la cabina oscillare pericolosamente prima di precipitare, trascinata dal cedimento di un cavo.
L’ultima vacanza dei coniugi Winn: una coppia innamorata della vita
Graeme ed Elaine avevano scelto Napoli come tappa di uno dei tanti viaggi che stavano compiendo da quando erano andati in pensione. Secondo quanto raccontato da amici e conoscenti, i due erano inseparabili e molto attivi, amanti dei viaggi in moto e delle avventure in giro per l’Europa.
«Una coppia adorabile, sempre sorridente. Si stavano godendo la pensione, avevano ancora tanti sogni da realizzare», ha scritto un loro amico su Facebook. «È una notizia che ci lascia senza parole. Siamo devastati», ha aggiunto un altro, incredulo davanti a una tragedia così improvvisa.
Le altre vittime dell’incidente: un operatore EAV e una giovane turista
Oltre ai coniugi britannici, tra le vittime ci sono anche Carmine Parlato, 59 anni, operatore dell’EAV (l’ente che gestisce la funivia) e Janan Suliman, 24enne turista araba israeliana in visita in Italia con il fratello. Quest’ultimo, Thabet Suliman, è l’unico sopravvissuto all’incidente, attualmente ricoverato in condizioni critiche.
Il dolore è profondo anche tra i familiari di Janan. Ezeldeen Marie, medico 62enne che vive ad Ancona e parente delle due giovani vittime, ha lanciato un appello: «Questa tragedia ci colpisce due volte. È un dolore personale, ma anche un campanello d’allarme per il Paese. L’Italia è anche casa nostra. Servono più controlli sulle opere pubbliche».
Rabbia e dolore: «Serve più attenzione alla sicurezza»
La tragedia del Monte Faito riaccende il dibattito sulla sicurezza delle infrastrutture pubbliche. In molti, tra cittadini e turisti, chiedono verifiche più stringenti. «Nel mio poliambulatorio – racconta Ezeldeen – ogni virgola è sotto controllo. Perché non vale lo stesso per le funivie o i ponti? Poco tempo fa è crollato un ponte sull’autostrada a Loreto, ora questa disgrazia. Basta trascuratezza».
Parole dure che fanno eco al sentimento di frustrazione e dolore che pervade in queste ore l’opinione pubblica, mentre le autorità avviano accertamenti per stabilire le responsabilità. La procura di Napoli ha aperto un’inchiesta, sequestrando l’intera struttura della funivia e acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza.
Il cordoglio del Regno Unito e le indagini in corso
L’ambasciata britannica ha espresso profondo cordoglio per la morte dei due cittadini inglesi, sottolineando la collaborazione con le autorità italiane per il rimpatrio delle salme e per supportare i familiari. Nel frattempo, l’ENAC e il Ministero delle Infrastrutture hanno chiesto una verifica straordinaria su tutte le funivie turistiche d’Italia, per evitare il ripetersi di simili tragedie.