Continuano i furti di sabbia dalle spiagge sarde, sequestri in aeroporto
CAGLIARI, 20 AGO - Giorni di super lavoro, non solo per l'emergenza Covid, nei tre aeroporti sardi per il personale di vigilanza addetto alla sicurezza negli imbarchi. Sequestri per 150 kg totali.
Sequestri di sabbia, conchiglie e ciottoli
Proseguono infatti incessanti, anche in questa particolare estate 2020, i sequestri di sabbia, conchiglie e ciottoli portati via dai litorali dell'Isola dai turisti. Nella maggior parte dei casi italiani: nei tre scali si viaggia a pieno regime. Secondo quanto apprende l'ANSA dall'associazione 'Sardegna rubata e depredata', che oggi ha fatto un mini bilancio stagionale. In queste giornate ci si aggira sui 50 chili per ogni aeroporto, quindi 150 circa complessivamente. I furti di sabbia vengono perpetrati a seconda dei territori di competenza. A Elmas i sequestri più frequenti riguardano i litorali dell'Oristanese, come Is Arutas, o le coste del sud Sardegna da Chia, a Porto Pino a Villasimius. Nella zona Nord si va dalla spiaggia della Cinta di San Teodoro, sino alla Pelosa di Stintino, i litorali di Alghero, o della Costa Paradiso. "Purtroppo il lungo lockdown non ci ha reso migliori come avevamo sperato in tanti..... ", fa sapere in un post su fb l'associazione che ha anche inserito una foto di uno dei recenti sequestri. Fonte ANSASpostamenti tra Regioni. De Luca tuona: test e controlli ai caselli, in stazione e in aeroporto
Governatori divisi sul via libera del 3 giugno Da mercoledì sarà consentita la mobilità tra regioni, ma non tutti i presidenti hanno salutato con favore la decisione del Governo. Il livello di contagio in alcune zone in particolar modo Lombardia e Piemonte rappresenta ancora una fonte di preoccupazione. Scartata l’ipotesi del passaporto sanitario avanzata dal veneto Luca Zaia e dal sardo Cristian Solinas, chi viaggerà per andare in un’altra regione dovrà attenersi alle linee guida nazionali, potrebbe imbattersi nelle misure locali individuate ad hoc.Al fronte dei favorevoli alle riaperture
Si sono iscritti il governatore pugliese Michele Emiliano ed il presidente della Liguria, Giovanni Toti, che ha definito una decisione saggia il via libera agli spostamenti tra regioni senza distinzioni. «Credo che ci siano le condizioni e che si tratti di rischi calcolati» ha sottolineato. Sulla stessa scia si sono posizionati il governatore del Veneto, Luca Zaia, quello dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e la calabrese Jole Santelli, che ha anche proposto una cena con i governatori del Nord per stemperare le polemiche politiche dei giorni scorsi. Tarallucci e vino in nome di una solidarietà nazionale messa in discussione in questi mesi per la verità da pezzi di pubblica opinione del Nord.A capeggiare il fronte del no
Ci sono invece Solinas, che deve arrendersi allo stop del ministro Francesco Boccia rispetto al passaporto considerato incostituzionale, ma soprattutto il governatore campano Vincenzo De Luca secondo il quale l’Esecutivo si sarebbe piegato alle tante pressioni provenienti dal Nord. «Si ha la sensazione che per l’ennesima volta si prendono decisioni non sulla base di criteri semplici e oggettivi ma sulla base di spinte e pressioni di varia natura. Si poteva decidere semplicemente togliendo i nomi delle regioni che i territori nei quali nell’ultimo mese c’era stato un livello di contagi giornalieri superiore a un numero prefissato (200 250 – 300…) fossero sottoposti a limitazioni nella mobilità per un altro breve periodo», ha detto De Luca. Per poi ammettere che se la Campania avesse ancora oggi un livello di contagio elevato «non esiterei a chiedere io, per un dovere di responsabilità nazionale, una limitazione della mobilità per i miei concittadini».In attesa delle linee guida ufficiali
Palazzo Santa Lucia si appresta ad adottare le contromisure quali uso dei termoscanner e dei test rapidi ai caselli autostradali, alle stazioni ferroviarie e aeroportuali. «Lombardi il 4 giugno a Positano? Possono venire. Accoglieremo chi verrà ma con controlli di sicurezza. L’epidemia è dietro l’angolo, non alle nostre spalle. Adotteremo, senza isterie e in modo responsabile, insieme ai protocolli di sicurezza già vigenti, controlli e test rapidi con accresciuta attenzione per prevenire per quanto possibile, il sorgere nella nostra regione di nuovi focolai epidemici», l’annuncio dell’ex sindaco di Salerno che ha puntualizzato il suo pensiero in serata a RaiTre, ospite di Massimo Gramellini. Viene esclusa la quarantena obbligatoria per i soggetti non campani che dovessero risultare positivi. Del resto, se venisse una coppia lombarda in vacanza ad Ischia poi sarebbe costretta a trascorrere il soggiorno nel chiuso di una stanza?Polemico anche il toscano Enrico Rossi:
"Non sono uno sceriffo, ma se ci sono situazioni di regioni dove ancora il livello di contagio è più alto, tenerne conto non è sbagliato". Cautela infine da parte della Regione Lazio. «Ci sono troppe pressioni perché riparta il Nord, bisogna basarsi su evidenze scientifiche», la tesi dell’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato. Al polo geografico completamente opposto a quello campano la pensano allo stesso modo. Anche il partito separatista altoatesino, il Sud-Tiroler Freiheit, ha giudicato irresponsabile la scelta di riaprire i confini lombardi: «In Lombardia la pandemia da coronavirus non è ancora sotto controllo e da giorni i nuovi contagi sono in aumento. Se dalla Lombardia arrivano dei turisti in Alto Adige si potrebbero ripresentare dei nuovi contagi. Questo vanificherebbe tutti gli sforzi».(IlMattino) Leggi anche Genitori lasciano la figlia di 2 anni sepolta fino al collo nella sabbia: “Volevamo un po’ di intimità”
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