Esplosione e crollo a Forcella: è morto anche il terzo uomo ferito
Il 60enne del Bangladesh, gravemente ustionato, non ce l’ha fatta. Si tratta della terza vittima dell’incidente che ha sconvolto il quartiere lo scorso sabato
Il bilancio del drammatico crollo a Forcella si aggrava ulteriormente con la morte del 60enne bengalese, avvenuta oggi, 5 settembre 2024.
L’uomo era ricoverato da cinque giorni al Centro Grandi Ustionati dell'Ospedale Antonio Cardarellidi Napoli, dove lottava tra la vita e la morte a causa delle gravi ustioni riportate durante l’esplosione del 31 agosto.
Le sue condizioni, già critiche, sono peggiorate fino a causarne il decesso. Il 60enne aveva ustioni sul 65% del corpo ed era intubato e sedato da giorni.
Un Drammatico Bilancio: Tre Vittime del Crollo
Il crollo del basso in via San Nicola dei Caserti, nel quartiere Forcella, ha provocato tre morti, tutte persone originarie del Bangladesh. Oltre al 60enne, martedì era deceduto un altro uomo di 41 anni, ricoverato prima al Vecchio Pellegrini e poi trasferito in rianimazione al Cardarelli. Il secondo ferito, un uomo di 43 anni, era morto il giorno precedente in terapia intensiva, con ustioni sull’85% del corpo.
Fiaccolata per Le Vittime e Richiesta di Giustizia
La comunità di Forcella è profondamente colpita dalla tragedia e ha organizzato una fiaccolata in memoria delle tre vittime. L'iniziativa ha anche lo scopo di sensibilizzare le autorità sul tema dello sfruttamento degli immigrati e delle condizioni abitative precarie in cui vivono molti stranieri, costretti a pagare affitti esorbitanti per alloggi spesso inadatti. Durante la manifestazione è stata lanciata anche una raccolta fondi per aiutare le famiglie delle vittime, che si trovano in una situazione di estrema difficoltà.
Le Indagini della Procura: Si Indaga per Disastro Colposo
La Procura della Repubblica ha aperto un’indagine per disastro colposo. Le indagini mirano a chiarire le cause dell’esplosione che ha preceduto il crollo del basso, una sorta di scantinato situato sotto il livello stradale, in un palazzo di quattro piani. Il basso, sito al civico 8 di vico Nuovo Pace, è al centro delle verifiche sulla sua abitabilità.
Secondo le prime ricostruzioni, l’esplosione potrebbe essere stata causata dall’incendio di una miscela di aria e gas GPL, probabilmente contenuta in una bombola. Tuttavia, le indagini sono ancora in corso e gli investigatori stanno lavorando per determinare con precisione cosa abbia scatenato la deflagrazione che ha distrutto l’abitazione e provocato il crollo, avvenuto intorno alle 18:30 di sabato.
Il Dolore della Comunità e l'Attesa di Risposte
La comunità di Forcella è sconvolta per quanto accaduto, e il dolore si è trasformato in una forte richiesta di giustizia. I residenti chiedono che si faccia luce sulla sicurezza degli alloggi affittati a immigrati e persone vulnerabili. La tragedia ha sollevato ancora una volta il tema delle condizioni di vita precarie in cui molte persone sono costrette a vivere, spesso in abitazioni che non rispettano le norme di sicurezza e igiene.
Le istituzioni locali sono chiamate a intervenire non solo per stabilire le responsabilità di quanto accaduto, ma anche per evitare che simili tragedie possano ripetersi in futuro. Nel frattempo, le famiglie delle vittime attendono risposte e giustizia per i loro cari.
La tragedia di Forcella ha lasciato un segno profondo in un quartiere già segnato da numerosi problemi sociali ed economici. L’esplosione e il crollo hanno rivelato una volta di più la fragilità di certe situazioni abitative e la necessità di un intervento concreto da parte delle istituzioni.