Ennesima aggressione ai danni del personale sanitario.
Come raccontato dall’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate”, l’ultima è avvenuta nella notte tra il 28 e d il 29 maggio all’ospedale Cardarelli, il cui pronto soccorso a causa dell’emergenza coronavirus è stato riorganizzato, i pazienti devono sottoporsi a test per il coronavirus e gli accompagnatori devono attendere fuori le porte rispettando il distanziamento sociale.
Un uomo che aveva accompagnato la propria madre al pronto soccorso stava col proprio telefono cellullare documentando, registrando dei filmati, inesistenti ritardi all’assistenza della propria genitrice.
L'infermiera gli ha fatto notare che non poteva filmare il personale sanitario. Lui l'ha aggredita verbalmente e fisicamente con calci, schiaffi e pugni.
I Fatti
“Vergognoso. E’ inammissibile che certa gente si permetta di aggredire, senza alcun motivo, medici ed infermieri che svolgono un lavoro essenziale per la società spesso mettendo a rischio la loro stessa incolumità. Ci troviamo ad affrontare ancora un’emergenza sanitaria e il personale medico dovrebbe essere tutelato e rispettato ed invece c’è chi li aggredisce, evidentemente si tratta di persone che non hanno rispetto per nulla. Pretendiamo che il personale medico sia tutelato e che i pronto soccorso diventino luoghi sicuri, per il personale sanitario ed i pazienti, chiediamo quindi dei presidi fissi di forze dell’ordine al loro interno. Esprimo tutta la mia solidarietà per l’infermiera aggredita e mi auguro che possa rimettersi presto.”- ha dichiarato Il Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, membro della commissione sanità.
“Aumentare il numero di guardie particolari giurate ai pronto soccorso aventi status di agente di pubblica sicurezza” (CronachedellaCampania)
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