Partiranno le denunce
Sono circa 70 i manifestanti identificati e che saranno denunciati dalla polizia per manifestazione non preavvisata. A molti di loro viene contestata anche la violazione del dpcm con le misure di contenimento per il coronavirus: alcuni provenivano da altre regioni mentre altri non avrebbero rispettato il divieto di assembramento. Secondo quanto ricostruito, circa 200 manifestanti appartenenti al gruppo Facebook 'Marcia su Roma' e a Casapound hanno tentato di arrivare a Montecitorio. Lì sono stati respinti dalla polizia e si sono diretti verso piazza Venezia. Anche lì hanno trovato un cordone delle forze dell'ordine e a quel punto si sono dispersi. Ci sono stati momenti di grande tensione in mattinata.
Mezzi blindati della Polizia e dei Carabinieri, con le forze dell'ordine schierate in assetto antisommossa, hanno impedito l'afflusso verso Montecitorio chiudendo via del Corso. Tra i manifestanti, anche qualche gilet arancione e persone provenienti da Bergamo, una delle zone più colpite dal coronavirus. L'idea, che ha accomunato i manifestanti, è che la crisi sanitaria sia solo una invenzione della classe politica e una scusa per schedare i cittadini, costretti invece a fare i conti con una crisi economica senza precedenti.
Senza mascherina
Tanti, che avevano sulle spalle la bandiera tricolore e non indossavano la mascherina per protesta, hanno gridato "libertà" e "con noi", lamentando di non avere più un lavoro e un reddito. Altri, armati di megafoni, hanno richiamato l'attenzione sul fatto che "c'e' gente che non mangia più e che non prende lo stipendio da mesi. "Abbiamo fame". "Se siamo qui oggi è perché siamo veramente disperate", si sono sfogate alcune donne originarie di Bergamo. "Siamo persone perbene - ha detto una a un agente -, tu sei mio fratello. Siamo tutti italiani". "Fateci passare che è la cosa più giusta", ha detto un'altra.
Nessuna possibilità di raggiungere il cuore pulsante della politica e cosi' i manifestanti hanno deciso di rimanere a oltranza: "Occupiamo piazza Venezia e montiamo delle tende", hanno aggiunto: "Restiamo qui per il futuro dei nostri figli e per tutto quello che ci hanno levato in questi mesi, il Governo ci ha tradito". "Non indossare mascherine durante una manifestazione e non rispettare le distanze di sicurezza come fanno Pappalardo a Milano e Casapound a Roma è uno sfregio verso le vittime del Coronavirus. Una deprecabile provocazione che mette a repentaglio salute e vita delle persone", ha commentato l'ex presidente della Camera, Laura Boldrini. (Rainews)
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