IL TRAGICO DESTINO DI EMANUELE BANCRAZI. Nella tranquilla mattina di domenica, un altro drammatico incidente stradale ha scosso la comunità di Cave, un comune nei pressi della Capitale. Emanuele Bancrazi, un motociclista romano di 43 anni, ha perso la vita mentre si trovava alla guida della sua amata Moto Guzzi. La tragedia è avvenuta in via della Selce, quando Bancrazi è stato violentemente travolto da un'Opel Corsa condotta da un anziano di 83 anni, che successivamente si è allontanato dal luogo dell'incidente.

Purtroppo, nonostante i tentativi di soccorso, non è stato possibile salvare la vita di Bancrazi. Tuttavia, alcuni testimoni oculari hanno prontamente fornito ai carabinieri dettagli fondamentali, inclusa la descrizione dell'auto coinvolta e del conducente. Questo ha permesso alle forze dell'ordine di rintracciare il conducente anziano nella sua abitazione.

L'anziano residente a Cave ha raccontato di essere stato colto da uno stato di choc. Tuttavia, nonostante le sue spiegazioni, è stato arrestato con l'accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso, ed è ora posto ai domiciliari. Gli è stato somministrato un test sull'alcol e sulla presenza di sostanze stupefacenti nel suo organismo, per determinare se avesse assunto tali sostanze prima di mettersi al volante.

Emanuele Bancrazi

Oltre a essere un appassionato motociclista, era noto per le sue passioni per il nuoto e la musica. Viveva nelle vicinanze di Cave ed era un membro attivo del coro polifonico "Città di Palestrina", dove cantava come basso da molti anni. La sua scomparsa improvvisa ha scosso profondamente la comunità, con decine di messaggi di commiato da parte di amici e colleghi che lo hanno ricordato sui social media, celebrando la sua vita e il suo contributo alla musica e alla sua comunità.

I messaggi sui social

Claudio, un suo caro amico, scrive: "Fratè, non trovo più le parole per parlare di perdita, di dolore e di sofferenza. Non ho più nemmeno le lacrime: oggi le ho versate tutte. Trentadue anni di amicizia. Ti ho raccontato tutto di me e quando ci siamo mostrati anche i lati peggiori, il giorno dopo ci volevamo più bene di prima. Non smetterò mai di volerti bene e di provare quel profondo senso di stima che ho sempre nutrito per te. Sei sempre stato tu la parte più bella di noi. Addio Fratè".

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