Anziano morto da giorni nell'avellinese, la badante lo veglia e poi si toglie la vita.
E' stato grazie ad un nipote dell'anziano, insospettito dal rifiuto della badante di farlo entrare in casa di suo nonno, se è stata portata alla luce la triste e sconcertante storia di Villanova del Battista. Era stato incaricato dal figlio del 99enne: vive altrove, non era più riuscito a parlare al telefono con suo padre. Il giovane, non avendo avuto risposta, ha deciso di allertare i carabinieri.
I militari sono entrati all'interno dell'abitazione da un cancelletto. Carmine Iannarone è stato trovato seduto su una sedia vicino ad una veranda, in avanzato stato di decomposizione, morto per cause naturali già da diversi giorni. La badante, invece, vista l'ultima volta tra la serata di giovedì e la mattina del primo maggio, impiccata in un capannone adibito al deposito di legna e attrezzi vari. Lo avrebbe vegliato in preda allo sconforto e alla paura prima di compiere il suo gesto estremo.
Che cosa realmente è accaduto in contrada Pila, dove nessuno tra i vicini, tranne il ripetuto abbaiare dei cani, ha visto o sentito nulla? Cosa è scattato nella mente della 64enne, molto legata ormai da anni all'uomo, a tal punto da compiere un gesto del genere?
Ad indagare sul caso i carabinieri di Zungoli e Ariano, i quali si sono avvalsi anche dei colleghi della scientifica di Avellino. Le due salme, su disposizione della magistratura, dopo un primo esame esterno da parte del medico legale Lamberto Pianese, sono state entrambe trasferite dall'impresa di onoranze funebri Silano nell'obitorio del cimitero di Villanova del Battista in attesi della decisioni da parte della magistratura. Fonte: Ottopagine
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