porta ospedale

Un’ondata di violenza ha colpito il personale sanitario nel Napoletano, con tre episodi di aggressione in poche ore. La denuncia arriva dall’associazione Nessuno tocchi Ippocrate, che ha segnalato gli atti di violenza contro medici e infermieri in servizio tra il 26 e il 27 settembre.

Le aggressioni a Villa Betania e negli ospedali

Il primo episodio si è verificato venerdì 27 settembre al pronto soccorso dell’ospedale evangelico Villa Betania. Una famiglia, arrivata in auto con una paziente, ha richiesto immediata assistenza. L'infermiere di triage, giunto con una sedia a rotelle, è stato aggredito dalle figlie della paziente, che lo hanno spintonato e minacciato. Una delle donne ha simulato uno svenimento, mentre un altro uomo ha sfondato la porta del pronto soccorso, pretendendo cure per lei.

Il giorno precedente, giovedì 26 settembre, al distretto Asl di piazza Nazionale, un utente che richiedeva una mobilità internazionale ha aggredito il personale dopo aver ricevuto un diniego per documentazione insufficiente. Tornato più tardi con una bottiglia di benzina, ha minacciato di incendiare l’edificio, fermato solo dall’intervento di una guardia giurata.

Infine, presso il CTO di Napoli, una donna, insoddisfatta dell’attesa per una visita con codice verde, ha schiaffeggiato un’infermiera. Anche con l’arrivo dei carabinieri, ha continuato a minacciare e aggredire il personale presente.

La Denuncia del Sindacato e della Politica

Di fronte a questi episodi, il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, ha lanciato un duro attacco contro il governo: “Il tema della violenza ai danni del personale sanitario è gravemente sottovalutato. Avevamo già denunciato l’emergenza in aula, ma l'Esecutivo sembra brancolare nel buio, mostrando scarsa conoscenza del problema.”

Borrelli ha sottolineato la necessità di procedibilità d'ufficio per questi reati, evitando che le denunce dipendano dalla volontà della vittima, che rischia ulteriori ritorsioni. “Il continuo de-finanziamento della sanità pubblica sta peggiorando la situazione, obbligando i cittadini a rivolgersi agli ospedali, creando tensioni insostenibili per i lavoratori,” ha aggiunto il deputato, chiedendo un intervento urgente del governo.

La Solidarietà del Prefetto di Napoli

Anche il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha espresso solidarietà al personale sanitario vittima di aggressioni: “Questi episodi danneggiano l'intera collettività, colpendo chi lavora in prima linea per soccorrere e assistere.” Il prefetto ha assicurato la massima attenzione alla problematica e ha ricordato che sono stati già potenziati i presidi di polizia nei pronto soccorso e installati sistemi di videosorveglianza nei principali ospedali della città.

In aggiunta, sono stati intensificati i controlli delle forze dell’ordine nelle aree circostanti i nosocomi, considerati obiettivi sensibili per la sicurezza pubblica.

 

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