Il pagamento del reddito di cittadinanza, con accredito su carta Postepay Rdc, non dovrebbe arrivare prima di lunedì 27 luglio. Ancora due week end di attesa dunque per tutti i percettori con domanda accolta entro lo scorso 30 maggio.
Per le domande accolte a giugno, infatti, il pagamento della prima mensilità del reddito di cittadinanza è previsto sempre nel corrente mese ma contestualmente al ritiro della Postepay alle Poste. Mentre per le domande presentate ed accolte a luglio del 2020 la prima ricarica scatterà nel prossimo mese di agosto e così via.
Per chi ha presentato domanda a marzo del 2019, quella di luglio 2020 sarà la terzultima di un totale di 18 mensilità del reddito di cittadinanza. Dopo, nel rispetto dei requisiti, la domanda di reddito di cittadinanza potrà essere ripresentata.
Per richiedere il Reddito di cittadinanza nel 2021, vanno rispettati gli stessi requisiti patrimoniali e reddituali previsti per chi fa domanda oggi.
Per prima cosa, serve un Isee aggiornato e quindi bisogna attendere il rilascio della Dsu aggiornata al 2021. Il valore dell'Isee, inoltre, non può superare i 9.360,00 euro, indipendentemente dal numero di componenti del nucleo familiare. Dal momento che si tratta di Isee 2021, i patrimoni presi in considerazione sono quelli relativi al 2019 (due anni precedenti alla data di presentazione della Dsu).
Requisiti patrimoniali
I requisiti patrimoniali da soddisfare invece sono i seguenti: il valore del patrimonio immobiliare, nel quale non è compresa la casa di abitazione, non deve essere superiore alla soglia di 30.000,00 euro; il patrimonio mobiliare non deve essere superiore alla soglia di 6.000,00 euro.
Questa soglia viene aumentata di 2.000,00 euro per ogni componente del nucleo familiare successivo al primo, mentre sale di 1.000,00 euro per ogni figlio successivo al secondo. In ogni caso non può andare oltre i 10.000,00 euro. Soglia che aumenta di 5.000,00 euro per ogni componente con disabilità.
Per richiedere il Reddito di cittadinanza è necessario anche un requisito reddituale. Il reddito familiare non deve superare la soglia di 6.000,00 euro per la persona sola. Per le famiglie numerose questa viene moltiplicata per il parametro di scala di equivalenza del nucleo familiare, che ci calcola aggiungendo ad 1 (richiedente) uno 0,4 per ogni componente maggiorenne successivo al primo e uno 0,2 per ogni componente minorenne.
Un esempio
Per fare un esempio, una famiglia composta da due genitori e da due figli minorenni avrà un parametro di scala di equivalenza pari a 1,8 mentre la soglia del reddito familiare da non superare per poter beneficiare del Reddito di cittadinanza sarà pari ai 10.800,00 euro annui.
Un altro dei requisiti da soddisfare riguarda la residenza. Coloro che fanno domanda per ottenere il Reddito di cittadinanza devo essere cittadini italiani, di Paesi UE o stranieri in possesso del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, purché residenti in Italia per almeno 10 anni. Negli ultimi 2 anni la residenza in Italia deve essere continuativa. Quindi deve partire dal 2019 per chi fa domanda nel 2021.
Altri requisiti
Altri requisiti da soddisfare per fare richiesta del Reddito di cittadinanza sono quelli relativi al possesso di beni durevoli. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Innanzitutto, nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avente piena disponibilità di autoveicoli immatricolati la prima volta nei sei mesi che precedono la richiesta, o di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei due anni antecedenti.
Non rientrano in questo requisito coloro che hanno acquistato autoveicoli e motoveicoli utilizzando l’agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità. Inoltre nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo, o avente piena disponibilità, di navi e imbarcazioni da diporto.
Non possono percepire il Reddito di cittadinanza coloro che, nei 12 mesi precedenti alla data della domanda, hanno presentato dimissioni. Il nucleo familiare può ancora percepirlo, ma la persona che ha dato le dimissioni non sarà inclusa nella definizione del parametro di scala di equivalenza. Dato che inciderà sul calcolo dell'importo.
Sono esclusi anche coloro che hanno percepito il beneficio ma gli è stato tolto a seguito di una sanzione. Si precisa inoltre che, in caso di sanzione, scatta una pena accessoria, per cui nessun membro del nucleo familiare può presentare domanda per i successivi 18 mesi. Se nel nucleo familiare ci sono minorenni o persone affette da grave disabilità, il limite scende a 6 mesi. Fonte: Giornale di Sicilia
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