ROMA. Marco non ce l'ha fatta, è morto mentre provava a raggiungere il Pronto Soccorso. Calcio dilettantitisco in lutto per la morte di
Marco Tampwo.
Roma - La tragedia
Secondo quanto riportato da Romatoday, il classe 2002 è deceduto il giorno di Ferragosto a causa di un malore che purtroppo è risultato fatale.
Roma - L'attaccante 19enne
Si trovata nella sua abitazione a Mentana, in provincia di Roma, quando ha accusato i primi sintomi. Il calciatore da poco tesserato con l'Atletico Terme Fiuggi ha provato a recarsi in ospedale ma durante il tragitto è stato colpito dal malore che non gli ha lasciato scampo.
Dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che, il giovane nato a Roma da famiglia congolese abbia avuto un infarto, ma sarà solo l’autopsia a far chiarezza su quanto avvenuto.
In forza lo scorso anno in serie D con la maglia della Pianese, Marco Tampwo era stato presentato dalla sua nuova squadra lo scorso 22 di luglio ed aveva scelto la maglia numero 22.
I messaggi di cordoglio
"Il Presidente Davide Ciaccia e tutto l’Atletico Terme Fiuggi piangono il calciatore Marco Tampwo, arrivato da qualche settimana, e scomparso prematuramente a soli 19 anni. Non abbiamo parole davanti ad una simile tragedia. Ciao Marco“, il comunicato del club ciociaro sull’accaduto.
Domodossola, bimbo di 3 anni muore per un raro virus mentre è in vacanza con la famiglia
DOMODOSSOLA. Il piccolo Alessio non c'è più. E' morto mentre era in vacanza con i propri genitori. Lutto cittadino a Domodossola.
Domodossola - I fatti
Il piccolo Alessio muore tragicamente a tre anni. Stando a quanto riporta Novaratoday, si è sentito male, probabilmente colpito da un virus raro, mentre si trovava in vacanza con la famiglia in Trentino Alto Adige.
Domodossola - Le sue condizioni
Sono subito peggiorate e il piccolo è stato prima portato in un ospedale del posto e poi trasferito a Milano, dove purtroppo si è spento nella mattina di venerdì 13 agosto.
La notizia della morte del piccolo ha sconvolto la città di Domodossola, dove il bambino viveva, in frazione Calice, con i genitori e la sorellina.
Il padre del piccolo, volontario del Soccorso alpino della stazione di Bognanco, è molto conosciuto in città, dove ha uno studio per la riabilitazione.(Novaratoday)
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