A Natale sono in arrivo nuove restrizioni. Ad annunciarlo è il premier Conte che per evitare una terza ondata, ritiene necessario mettere in atto nuove limitazioni agli italiani
In un’intervista a La Stampa, il premier ha annunciato che: "qualche ulteriore misura restrittiva" per Natale è inevitabile.
"Abbiamo già predisposto un piano dedicato specificamente alle feste natalizie. Ci stiamo riflettendo. Dobbiamo scongiurare ad ogni costo una terza ondata".
Per il presidente del Consiglio "la situazione è delicata. Ma le nostre misure stanno funzionando, ci stanno consentendo di aver ripreso il controllo della curva epidemiologica. Il sistema delle zone e la suddivisione delle regioni in base ai colori sta dando risultati".
"Abbiamo evitato un lockdown generalizzato, misura estrema alla quale ora è costretta la Germania e anche altri Paesi come la Gran Bretagna e l’Olanda. Per fortuna, con queste misure ben calibrate e circoscritte, noi stiamo reggendo bene l’urto di questa seconda ondata. Ovviamente mi addolora il numero dei decessi, che rimane elevato".
Conte si rivolge agli italiani
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Siate responsabili”. E parla ancora di chiusura totale, spiegando perché deve essere esclusa: "
Il Paese non può reggere un nuovo lockdown”.
Conte fa il punto della situazione anche sui vaccini anti-Covid, che dovrebbero arrivare nei prossimi mesi: "P
er avere un impatto effettivo sull’immunità, secondo gli esperti, la campagna vaccinale deve riguardare tra 10 e 15 milioni di persone. Per ottenere questo effetto dobbiamo arrivare alla primavera inoltrata, comunque prima dell’estate".
Nell’intervista ,Conte parla della verifica di governo in corso in queste ore. "
Ascolteremo tutti i partiti, per fare in modo che l'azione di governo riparta in modo più coeso e condiviso", afferma il presidente del Consiglio.
Il suo esecutivo "
deve andare avanti, ma a certe condizioni e non a qualsiasi costo. Si può governare solo se c’è fiducia reciproca". E poi prosegue: "
I cittadini devono stare tranquilli: non vogliamo, o almeno io non voglio, disperdere energie rispetto all’azione di Governo che in questo momento di emergenza è ancora più intensa".
Governo, non si dica rimpasto
Altro tema forte, la verifica di Governo. Termine che a Conte non piace. Come rimpasto, "altra brutta parola".
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Ascolteremo tutti i partiti, per fare in modo che l’azione di governo riparta in modo più coeso e condiviso" afferma il premier, sottolineando che l’esecutivo "
deve andare avanti, ma a certe condizioni e non a qualsiasi costo. Si può governare solo se c’è fiducia reciproca".
Oggi è previsto l’incontro con Matteo Renzi. "
Lo ascolterò" dice Conte, respingendo però nell’intervista le due accuse che arrivano dal leader di Italia Viva. In primo luogo sull’accusa di voler essere l’uomo solo al comando, il premier dice che "
sono tutte fesserie, sono forse il premier che ha usato il metodo più partecipato negli ultimi anni"; in secondo luogo, sulla creazione di una Fondazione sulla cybersecurity dice a Renzi di prendersela "
con Gentiloni, che l’aveva proposta quando guidava il Governo, ma non con me". In definitiva, però, Conte dice: "
non voglio galleggiare” e inoltre “ho la valigia sempre pronta, in qualsiasi momento".
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