Lockdown a Napoli, il sindaco vuole chiudere tutto e invoca un intervento veloce e repentino pr fermare i contagi.
"A chi aspettiamo? Capisco che ci sono responsabilita' politiche di chi doveva fare cose e non le ha fatte, di chi non ha messo in campo azioni per ristorare le persone in difficolta', ma in questo momento non ci sono alternative alle misure piu' rigorose".
Ai microfoni dell'emittente televisiva privata partenopea Canale9-7Gold, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, torna a chiedere decisioni piu' restrittive per la Campania.
"Se vogliamo interrompere il contagio - ragiona - bisogna adottare le misure piu' severe, oltre a quelle piu' forti per aiutare i settori in difficolta'".
Il sindaco
Ricorda che "da un mese abbiamo annunci per un lockdown imminente regionale e nazionale e poi non si sa per quale motivo non e' stato fatto.
Registriamo tutti testimonianze drammatiche, appelli di medici e infermieri - aggiunge - vedo una situazione preoccupante fuori dagli ospedali. Sara' impossibile interrompere immediatamente il contagio, ma bisogna frenarlo per consentire a medici e infermieri di tutelare la salute delle persone". (AGI)
Anche l'Iss è d'accordo: “Anticipo misure restrittive in Campania”
Al via le prove generali di lockdown. A rischio moderato ma ad alta probabilità di progressione.
Questo è quanto giungerebbe dalla camera dei bottoni di Roma in merito alla situazione della Campania e non solo. Infatti come si apprende le Regioni a rischio cambio colore sono: Emilia Romagna, Campania, Friuli Venezia Giulia e Veneto.
Secondo quanto apprende l’ANSA, le quattro Regioni per cui l’Istituto superiore di sanità, sulla base dei dati dell’ultimo monitoraggio, ritiene opportuno che siano anticipate le misure piu’ restrittive.
Cio’ sulla base del report, che indica le regioni entrate in scenario 4 a rischio moderato con alta probabilita’ di progressione. (ANSA)
Nuovi provvedimenti, De Luca scioglie i nodi: “Campania gialla, lo sapevo già. Ma non mi fermo”.
Il presidente della Regione Campania prova a smorzare l’ala di stupore proveniente dai social e dai vari organi di stampa in merito alla proclamazione ufficiale della zona campana.
Le dichiarazioni
“Vedo che sugli organi di informazione si e’ creata un’attesa di decisioni riguardanti la Regione Campania. Dunque non c’e’ piu’ nulla da decidere e da attendere.
Riconfermo altresi’ che sulla linea di rigore sempre seguita dalla Regione, sollecitero’ nelle prossime ore e nei prossimi giorni i ministeri dell’Interno e della Salute ad assumere provvedimenti rigorosi per il rispetto delle regole e per il contrasto all’epidemia”.
“Non sono assolutamente tollerabili immagini come quelle del lungomare di Napoli, o di strade e quartieri abbandonati a se stessi, nei quali si continuano a violare le norme senza che nessuno di quelli che hanno il dovere di impedirlo muova un dito”, ribadisce De Luca, continuando ad attaccare il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, senza mai nominarlo come d’abitudine.
“Non e’ tollerabile che il lavoro straordinario fatto sul piano sanitario e ospedaliero, a tutela della vita delle persone, sia inficiato da un contesto ambientale che si muove nel segno della irresponsabilita’ istituzionale e comportamentale”.
E ancora prosegue
Riconfermo che sulla linea di rigore sempre seguita dalla Regione, solleciterò nelle prossime ore e nei prossimi giorni i ministeri dell’Interno e della Salute. In modo da far assumere provvedimenti rigorosi per il rispetto delle regole e per il contrasto all’epidemia”.
A scriverlo, in una nota, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dopo l’ufficializzazione di lasciare la Campania in zona gialla da parte del Governo.
Ho sollecitato io un’operazione trasparenza, pubblica e in tutte le direzioni, per eliminare ogni zona d’ombra, anche fittizia. Dunque non c’è più nulla da decidere e da attendere”, ha concluso.(Dire/Adnkronos)
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