Inchiesta Ultrà, tutte le donne ai posti di comando
Le minacce, i soldi nello zaino e gli accordi: «Facciamo metà per uno»
L'inchiesta ultrà che ha scosso le curve di Inter e Milan ha portato alla luce non solo le attività illecite di molti uomini, ma anche il coinvolgimento significativo di diverse donne in ruoli chiave.
Tra gli indagati e arrestati ci sono figure femminili che, sebbene in minoranza rispetto ai colleghi maschi, hanno avuto responsabilità importanti all'interno del mondo degli ultras.
Tra queste spiccano Debora Turiello, Roberta Grassi e Marianna Tedesco, ognuna con un ruolo ben definito nel sistema che ha alimentato attività illecite.
Debora Turiello: Il Cuore della Curva Nord dell'Inter
Debora Turiello, 40 anni, è stata arrestata durante il blitz delle autorità. Ricopriva il ruolo di contabile della Curva Nord dell'Inter e gestiva operazioni cruciali. Secondo il Corriere della Sera, riceveva "clienti" al Baretto, un locale situato sotto la curva, e si occupava di tutto ciò che riguardava la vendita dei biglietti e le prenotazioni. Turiello, in stretta collaborazione con i membri del direttivo, era diventata una figura di spicco nella gestione degli incassi durante le partite casalinghe. Gli inquirenti hanno sottolineato il suo scrupolo nel lavoro, evidenziando che le sue mansioni erano legate anche alla sua professione di consulente finanziaria.
Durante la stagione calcistica 2022/23, Ferdico, un altro membro del direttivo, ha rivelato in intercettazioni di aver guadagnato 265mila euro puliti, dei quali 5mila erano destinati a Debora per il lavoro svolto. Oltre a questo, l'associazione "We are Milano" era utilizzata come una facciata per promuovere iniziative benefiche e ottenere vantaggi fiscali, con entrate e uscite che sfioravano il milione di euro.
Roberta Grassi: La Contabile della Curva Sud del Milan
Un'altra figura chiave è Roberta Grassi, 44 anni, contabile della Curva Sud del Milan. Anche se non indagata, Grassi è stata perquisita durante l'operazione. Il suo ufficio si trovava in piazza Axum, un punto di ritrovo tradizionale per i tifosi rossoneri. Grassi si occupava di raccogliere i soldi derivanti dal bagarinaggio, custodendoli in uno zaino che poi consegnava a Luca Lucci, capoultrà del Milan.
Grassi ha mostrato un atteggiamento di sfida nei confronti delle autorità: durante un tentativo di entrare gratis allo stadio, ha avuto un acceso confronto con uno steward, mostrando la sua convinzione di essere al di sopra delle regole. Questo comportamento riflette il potere e l'influenza che il suo ruolo le conferiva all'interno della curva.
Marianna Tedesco: Tra Tatuaggi e Accordi Illeciti
Marianna Tedesco, 42 anni, è un'altra figura rilevante nell'inchiesta. Socia di Luca Lucci nell'affare "Italian Ink", un'iniziativa di barberie e tatuaggi, Tedesco ha avuto un ruolo attivo nel mondo del tifo. Insieme a Lucci, aveva progetti ambiziosi per il business, cercando di attrarre una clientela benestante. Tedesco è anche la compagna di Matteo Norrito, ultrà dell'Inter, e i due avevano un accordo per la spartizione dei biglietti tra le curve per la finale di Champions del 2023.
La frase di Norrito, «facciamo metà per uno», evidenzia l'alleanza tra i due gruppi, uniti non solo dal tifo, ma anche dall'interesse economico. Questo legame tra Tedesco e Norrito mette in luce come il denaro possa superare le rivalità calcistiche.
Una Rete di Interessi Illeciti
L'inchiesta ha svelato un sistema complesso di interazioni tra tifosi, che va oltre il semplice tifo. Le donne coinvolte dimostrano come, in un ambiente tradizionalmente maschile, ci siano state figure femminili attive e influenti. Mentre l'attenzione si è concentrata principalmente sugli uomini, queste donne hanno avuto un ruolo essenziale nella gestione e nel mantenimento delle attività illecite.
L'operazione ha acceso i riflettori su una realtà spesso trascurata, dove il confine tra passione calcistica e illegalità è sottile, rivelando la necessità di un'analisi approfondita delle dinamiche all'interno delle curve. La questione si estende oltre il tifo e le partite, toccando temi di giustizia sociale e di come la criminalità possa infiltrarsi in ambiti anche insospettabili.