Caltanissetta, perseguita la sua ex fidanzata per anni: lei si toglie la vita due giorni dopo la denuncia

Anni di abusi e violenze, la donna ha denunciato il suo ex compagno ma la paura di poter ricadere nel baratro l'ha portata al gesto estremo. Morta una donna a Caltanissetta

Il 28 giugno, una tragedia ha colpito Riesi, un paese nella provincia di Caltanissetta, dove una donna ha denunciato il suo ex compagno, Razvan Birzoi, per stalking. Entrambi di origine romena, la vittima aveva raccontato episodi di violenza e minacce. Questo ha portato i pubblici ministeri di Caltanissetta a trasmettere il caso alla Procura generale.

Pochi mesi prima, l'uomo era stato condannato a 11 anni di reclusione per violenza sessuale e lesioni nei confronti della donna, e si trovava agli arresti domiciliari.

Le parole drammatiche della vittima di 33 anni hanno sollevato l'allarme nel sostituto procuratore generale Fabiola Furnari. Questi ha considerato Birzoi ad alto rischio e ha chiesto un aggravamento della misura cautelare.

I giudici d'appello di Caltanissetta hanno risposto tempestivamente ordinando la custodia cautelare in carcere per l'uomo. Tuttavia, nonostante l'intervento rapido della giustizia, non è stato possibile salvarla: il 30 giugno, terrorizzata e stanca dopo anni di violenze che temeva potessero ripetersi, la donna romena si è tolta la vita.

Si tratta di una storia tragica su cui la Procura di Caltanissetta dovrà fare luce. Dopo la denuncia presentata il 28 giugno, gli inquirenti hanno aperto un'indagine. Sarà compito della Procura accertare come l'uomo, agli arresti domiciliari a seguito di due condanne a 11 anni per stupro, lesioni e minacce di morte, abbia potuto continuare a perseguitare la sua ex compagna, chiaramente non rispettando le restrizioni imposte.

Anni di violenze, la donna ha compiuto il gesto estremo: morta a Caltanissetta

Si dovrà verificare se ci sono state negligenze nei controlli cui l'imputato avrebbe dovuto essere sottoposto. La vittima, evidentemente, non si sentiva al sicuro tanto da tornare in caserma qualche mese dopo la condanna in appello di Birzoi.

La loro storia era caratterizzata da alti e bassi, fatta di litigi e riconciliazioni apparenti. Fino a quando la donna ha deciso di porre fine a tutto con la denuncia. È una vicenda che ci ricorda quanto sia importante prendere sul serio le segnalazioni di stalking e garantire la protezione delle vittime. È fondamentale che le istituzioni e le forze dell'ordine lavorino insieme per garantire la sicurezza delle persone che si trovano in situazioni simili.