Franco Piperno
Franco Piperno

Franco Piperno, uno dei principali esponenti della sinistra extraparlamentare italiana, è morto oggi a Cosenza all'età di 82 anni, dopo una lunga malattia. Originario di Catanzaro, Piperno è stato uno dei fondatori di Potere Operaio, un movimento che ha avuto un ruolo fondamentale negli anni '60 e '70 nel panorama della sinistra radicale. La sua morte segna la fine di un'epoca per molti che lo ricordano come un punto di riferimento della lotta politica e intellettuale di quegli anni.

La carriera politica e accademica di Piperno

Oltre ad essere stato uno dei leader storici del movimento Potere Operaio, Piperno ha ricoperto ruoli importanti anche nell'amministrazione locale. Ha infatti ricoperto due mandati come assessore comunale alla Cultura a Cosenza, prima sotto la giunta di Giacomo Mancini e poi con quella di Eva Catizone. Mancini, ex segretario nazionale del PSI, fu un altro delle figure chiave con cui Piperno intrattenne stretti legami durante la sua carriera politica.

La carriera universitaria di Piperno è stata altrettanto significativa. Laureato in Fisica all'Università di Pisa, ha insegnato in diverse università italiane, tra cui il Politecnico di Milano e l'Università dell'Aquila, prima di concludere la sua carriera accademica all'Università della Calabria. Durante il periodo universitario, Piperno ha anche preso parte al movimento studentesco del '68, diventando uno dei leader più importanti della protesta studentesca in quegli anni.

Le vicende giudiziarie e l'impegno politico

Il nome di Franco Piperno è anche legato a momenti controversi della sua carriera. Nel corso degli anni, infatti, fu coinvolto in alcune inchieste giudiziarie, tra cui quella denominata "7 aprile", che riguardava le indagini sulla sinistra extraparlamentare e su presunti legami con gruppi sovversivi. Piperno fu condannato a due anni di reclusione per partecipazione ad associazione sovversiva, una condanna che però successivamente andò in prescrizione.

Nonostante questi aspetti più oscuri della sua vita, Piperno rimane una figura di grande rilievo nella storia della sinistra italiana, soprattutto per il suo impegno in Potere Operaio e il suo legame con alcuni dei principali esponenti della sinistra radicale, come Toni Negri e Oreste Scalzone.

La sua eredità e la fine di un'epoca

Franco Piperno, oltre ad aver scritto numerosi saggi politici, ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della politica e della cultura italiana, specialmente per quanto riguarda la sinistra extraparlamentare e i movimenti di contestazione che hanno segnato il panorama politico degli anni '60 e '70. La sua morte rappresenta la fine di una fase storica che ha visto il coinvolgimento attivo di intellettuali e militanti in battaglie politiche che hanno cercato di cambiare la società italiana.

In ricordo della sua figura, resteranno sempre vivi l'impegno nella lotta politica e la passione per l'insegnamento e la riflessione teorica che ha caratterizzato tutta la sua vita.

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