Davide Carbisiero, ucciso al bar: l'ultima telefonata della ragazza
Il 19enne è stato ucciso a colpi di pistola in una sala slot tra Cesa e Succivo. Gli inquirenti indagano sul suo ambiente e sui rapporti personali

Potrebbe esserci una svolta nelle indagini sull’omicidio di Davide Carbisiero, il 19enne di Succivo freddato con almeno un colpo d’arma da fuoco all’interno di una sala slot situata lungo la provinciale che collega Aversa a Caivano. I carabinieri, al lavoro da ore per ricostruire la dinamica dell’agguato, stanno stringendo il cerchio attorno a diversi sospettati, grazie anche a testimonianze chiave e all’analisi dell’ultima telefonata ricevuta dal giovane poco prima di morire.
Una chiamata decisiva: la fidanzata al centro dell’indagine
Secondo quanto trapelato da ambienti investigativi, un dettaglio considerato cruciale è l’ultima telefonata ricevuta da Davide: una chiamata della fidanzata che avrebbe cercato di contattarlo pochi minuti prima del delitto. Il contenuto, la durata e soprattutto l’orario preciso del contatto telefonico potrebbero essere elementi determinanti per collocare esattamente il momento dell’agguato.
La ragazza è stata ascoltata a lungo dai militari, così come altre persone ritenute informate sui fatti. Gli investigatori stanno incrociando i dati con i tabulati telefonici, i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona e i movimenti registrati dal cellulare del 19enne, nel tentativo di ricostruire una mappa dettagliata degli spostamenti e dei contatti di Davide nelle ore precedenti alla tragedia.
I sospettati: amicizie e legami familiari sotto esame
Gli investigatori avrebbero già individuato alcune persone sospettate del delitto. Si tratterebbe di soggetti non estranei all’ambiente del giovane, con cui la vittima avrebbe avuto contatti recenti. Le attenzioni si stanno concentrando soprattutto su rapporti personali e familiari che potrebbero nascondere frizioni o dinamiche conflittuali.
In particolare, i carabinieri stanno scavando nella cerchia ristretta della vittima e della fidanzata, figlia di un uomo con precedenti legati al traffico di droga, da poco tornato in libertà. Non si esclude che proprio questo legame possa aver rappresentato un elemento scatenante, dando il via a una catena di eventi culminata con l’omicidio del 19enne.
La comunità è sotto choc: «Davide era un ragazzo tranquillo»
La notizia dell’omicidio ha scosso profondamente le comunità di Succivo e Cesa, dove Davide era conosciuto e benvoluto. Numerosi messaggi di cordoglio stanno circolando sui social, e tanti giovani amici si sono radunati nelle ultime ore davanti alla sala slot per lasciare fiori, biglietti e candele. «Un ragazzo tranquillo, che non dava fastidio a nessuno» raccontano in molti, ancora increduli di fronte a un delitto tanto violento quanto improvviso.
Nel frattempo, la salma di Davide è sotto sequestro: l’autopsia sarà eseguita nei prossimi giorni per stabilire con certezza quante armi sono state utilizzate e quanti colpi hanno raggiunto il giovane.
La pista investigativa è aperta: la svolta potrebbe arrivare presto
I carabinieri proseguono senza sosta gli interrogatori e le verifiche incrociate. Gli elementi finora raccolti – dalle testimonianze agli accertamenti tecnici – stanno permettendo di ricostruire con maggiore precisione il contesto del delitto e il possibile movente.
Una svolta nelle indagini potrebbe arrivare già nei prossimi giorni, grazie anche alle dichiarazioni di chi, per ora, ha parlato solo in parte. «Ci sono persone che sanno e non hanno ancora detto tutto», trapela da ambienti vicini all’inchiesta.
La comunità, intanto, chiede giustizia per Davide e spera che i responsabili vengano identificati e consegnati alla giustizia al più presto.