Santo Romano
Santo Romano

Mezzanotte era trascorsa da quaranta minuti quando, oggi in piazza Raffaele Capasso a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli, un ragazzino di 17 anni ha estratto una pistola e aperto il fuoco. La sparatoria ha avuto luogo mentre la gente terrorizzata fuggiva, provocando il tragico decesso di Santo Romano, un giovane calciatore di 19 anni, colpito al petto da un proiettile. Romano, originario di Acerra ma residente a Casoria, si trovava in piazza con alcuni amici quando è stato colpito. Un altro proiettile ha ferito un coetaneo di Ponticelli, anch'esso calciatore e compagno di squadra di Romano, ma le sue condizioni non destano preoccupazione.

La Dinamica della Sparatoria

Secondo le prime ricostruzioni, la lite tra i gruppi di giovani sarebbe nata da un motivo futile: un pestone involontario e una scarpa sporca. La discussione, che sembrava risolta con il ritiro di alcuni ragazzi, è ripresa quando il 17enne, già noto alle forze dell'ordine, è tornato sul luogo della lite. Dopo aver lasciato la minicar nera, ha estratto la pistola e ha aperto il fuoco.

Pochi minuti dopo la sparatoria, i carabinieri e un'ambulanza del 118 sono intervenuti. Santo Romano è stato trasportato d'urgenza all'ospedale del Mare di Napoli, dove è deceduto poco dopo il ricovero. L’altro giovane ferito è stato anche lui ricoverato nello stesso ospedale, ma le sue condizioni non sono gravi.

Indagini e Testimonianze

Le indagini sono rapidamente avanzate grazie all'acquisizione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, che hanno immortalato l'intera scena. Il sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, Giuseppe Panico, ha confermato che i video saranno cruciali per assicurare i responsabili alla giustizia.

Intanto, la partita tra Albanova e Micri, prevista per domani, domenica 3 novembre, è stata rinviata. L'Asd Albanova ha espresso cordoglio e vicinanza alla società Asd Micri in questo momento di profondo dolore per la perdita del giovane calciatore.

La Voce dei Cittadini

Michele Rullo, un residente della zona, ha commentato l'accaduto, affermando: «Sono vent’anni che va avanti questa storia, che siamo in ostaggio della movida che si affolla davanti al Municipio. Mancava solo che ci scappasse un morto e purtroppo è accaduto. Io stesso sono stato minacciato poco prima della tragedia da un ragazzino a bordo di una macchina 50».

La comunità di San Sebastiano al Vesuvio piange la perdita di un giovane promettente e chiede misure più severe per garantire la sicurezza nella zona.

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