ambulanza carabinieri
La sparatoria è avvenuta il 19 luglio scorso, in piena estate, al Lido Azzurro di Torre Annunziata

Nella mattinata di oggi, gli agenti del Commissariato di Torre Annunziata e della Squadra Mobile di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare per un 16enne, ora detenuto in un Istituto di Pena Minorile. Il giovane è gravemente indiziato di tentato omicidio aggravato, porto e detenzione illegale di arma da fuoco.

Il reato è stato commesso con l’aggravante del metodo mafioso e in concorso con un maggiorenne, già arrestato in precedenza. Le accuse contro il minorenne si basano su gravi indizi di colpevolezza raccolti durante le indagini coordinate dalla Procura per i Minorenni di Napoli, guidata dal procuratore Patrizia Imperato.

Il raid sulla spiaggia gremita di bagnanti

La sparatoria è avvenuta il 19 luglio scorso, in piena estate, al Lido Azzurro di Torre Annunziata. Durante il raid, il lido era affollato di bagnanti, tra cui molte famiglie con bambini. L'episodio ha scatenato il panico tra i presenti, trasformando un momento di relax in una scena di terrore.

Secondo le ricostruzioni, il 16enne arrestato sarebbe uno dei due autori materiali del gesto. Il suo complice, maggiorenne, era già stato identificato e arrestato nei giorni successivi al fatto.

Le indagini e il ruolo della Procura per i Minorenni

L’operazione investigativa è stata condotta dalla Polizia di Stato con un lavoro meticoloso, che ha permesso di identificare il secondo presunto autore del reato. Le indagini, coordinate dalla Procura per i Minorenni di Napoli, si sono concentrate sull’analisi di testimonianze, filmati di videosorveglianza e altri elementi probatori.

I risultati ottenuti hanno convinto il G.I.P. presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli a emettere la misura cautelare. Questo intervento sottolinea l'importanza della collaborazione tra forze dell'ordine e magistratura per contrastare fenomeni di criminalità organizzata anche tra i più giovani.

Un gesto dal chiaro stampo mafioso

L’aggravante del metodo mafioso conferisce al caso un significato ancora più allarmante. La sparatoria non è stata un atto isolato, ma sembra inserirsi in un contesto di dinamiche criminali radicate sul territorio.

L’arresto del minorenne rappresenta un passo importante nella lotta contro la diffusione della violenza tra i giovani e il controllo delle organizzazioni mafiose su alcune aree della Campania.

L’arresto del 16enne per la sparatoria al Lido Azzurro getta luce su un episodio che ha sconvolto la comunità di Torre Annunziata. Questo caso evidenzia la necessità di interventi mirati per prevenire la criminalità giovanile e il coinvolgimento dei minori in dinamiche mafiose.

Le indagini proseguono per fare piena chiarezza sull’accaduto e individuare eventuali ulteriori responsabilità. Nel frattempo, l’arresto del secondo presunto autore del raid rappresenta un segnale forte contro la cultura della violenza e dell’impunità.

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