Virus Londra: "Rischiamo il collasso”. Speranza sempre più determinato ad usare la linea dura. La nuova variante inglese del Covid-19 preoccupa non poco le autorità italiane.
Il Ministro della Salute Roberto Speranza
Tiene fede alla sua linea del rigore e non nasconde di temere una nuova, inattesa ondata che rischierebbe di mettere in ginocchio gli ospedali italiani:
“Se da Wuhan il virus è arrivato in Italia senza che ce ne accorgessimo, non possiamo non preoccuparci di una variante che parte da Londra e che probabilmente è già nelle nostre città”, ha dichiarato il ministro che nella serata di ieri è stato in contatto con i colleghi di Francia e Germania stabilendo la linea dura sul blocco dei voli da Gran Bretagna e Irlanda del Nord.
L’aspetto che preoccupa di più della nuova variante non è una maggiore letalità ma la veloce trasmissibilità: “La Gran Bretagna in pieno lockdown nonostante le recenti restrizioni ha 36mila casi in 24 ore – ha detto Speranza -.
E’ la prova che questa variante del virus circola molto più velocemente rispetto alla precedente. Il blocco dei voli fino al 6 gennaio è stata una scelta obbligata, vogliamo consentire ai nostri scienziati di capire qualcosa in più. Non avevamo altra scelta“.
L’impatto della variante inglese del virus
Sul sistema ospedaliero italiano potrebbe essere devastante: “Gli ospedali rischiano di non reggere, per questo il virus va bloccato in tempo reale”. Le misure sui giorni di Natale appena varate dal governo non dovrebbero cambiare così come la tabella di marcia sul vaccino, in quanto gli scienziati europei sarebbero tutti concordi sul fatto che lo stesso sarebbe comunque efficace.
Resta il fatto che per far partire la campagna vaccinale sulla popolazione occorre che i contagi scendano almeno a un numero di 5mila/6mila al giorno (ieri erano oltre 15mila), e che una nuova ondata di contagi andrebbe a incidere non poco sull’indice Rt.
Speranza
Non vuole lasciare nulla al caso e secondo quanto si apprende avrebbe già chiamato i vari presidenti delle regioni, tra cui
Vincenzo De Luca. La raccomandazione forte è quella di sottoporre a tampone e obbligare a una quarantena di 15 giorni tutti coloro che sono rientrati dal Regno Unito da meno di due settimane.
Previste nuove analisi dei test molecolari che sono già stati catalogati come positivi per coloro che sono stati in Inghilterra o hanno avuto un contatto stretto con chi è appena tornato.(Anteprima24)
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