MESTRE. In mezzo alla tragedia del bus precipitato dal cavalcavia di Mestre, un atto eroico è emerso dall'azione di Bujar Bucai. Mentre altri presenti erano intenti a scattare fotografie, Bucai ha rischiato la vita per soccorrere due bambini intrappolati nel pullman in rovina.

Bujar Bucai, un cittadino di origine kosovara che risiede in Italia da 25 anni, è il titolare di un bar situato tra gli alberghi adiacenti alla stazione ferroviaria di Venezia. Senza esitazione, ha scavalcato le recinzioni, attraversato i binari e scalato un traliccio per raggiungere i bambini intrappolati.

Il 43enne ha espresso la sua indignazione per le persone che erano "ferme in coda che facevano le fotografie" invece di cercare di aiutare. Ha condiviso un importante messaggio: "Se vedete qualcuno in difficoltà, date una mano; si tratta di salvare vite."

La tragedia del bus a Mestre

Avvenuta martedì 3 ottobre, ha attirato una folla di persone sul luogo dell'incidente. Alcuni cittadini hanno portato fiori in segno di rispetto per le vittime, ma purtroppo ci sono stati anche coloro che si sono affacciati con i loro telefoni cellulari per catturare immagini macabre della scena.

È emersa una tendenza inquietante, con turisti e spettatori che sembravano più interessati a documentare la tragedia che a offrire soccorso. Questo episodio mette in luce la necessità di sensibilizzare le persone sulla responsabilità sociale e umana di aiutare chi è in difficoltà, anziché concentrarsi solo sulla documentazione visiva degli incidenti.

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