Scarseggiano i camici idrorepellenti
Per i medici e gli infermieri del reparto Covid dell'ospedale Parini di Aosta tanto che, in assenza di alternative, gli operatori sanitari stanno utilizzando anche i sacchi di plastica per l'immondizia. E' questa una delle emergenze su cui l'Usl della Valle d'Aosta e la Protezione civile regionale sta lavorando, nell'ambito di un più generale problema di approvvigionamenti dei dispositivi di protezione individuale.
"Mancano i camici, - spiega il direttore sanitario dell'Usl, Pier Eugenio Nebiolo - se qualcuno è disponibile a costruirli da qualche parte noi siamo interessati a prenderli, ci stiamo ingegnando per riuscire a proteggere i nostri operatori, ci stiamo lavorando sopra, è una criticità, pensiamo ai nostri operatori che lavorano a contatto con questi malati e quindi dobbiamo proteggerli, altrimenti diventa poi difficile curare i pazienti". Quella dei camici, spiega ancora Nebiolo, "in questo momento è una carenza significativa perché le mascherine è più facile recuperarle e costruirle, i camici un po' meno".
In proporzione in Valle d'Aosta più contagi della LombardiaLa
Gravità della situazione in Valle d'Aosta è d'altronde restituita da un dato: la regione alpina ha infatti superato la Lombardia per l'incidenza rispetto alla popolazione del numero di 'malati' di coronavirus. I casi presenti in Valle d'Aosta (esclusi i decessi e i guariti), secondo gli ultimi dati forniti venerdì dalla Protezione civile, sono 258 cioè 2 su mille abitanti contro 1,5 attualmente positivi su mille abitanti in Lombardia.
Tra i contagiati
Ci sono 63 ricoverati all'ospedale Parini di Aosta (17 in Rianimazione) mentre gli altri 195 sono in isolamento domiciliare. Infine sono 2.230 le persone per le quali i sindaci hanno predisposto un'ordinanza per "isolamento domiciliare precauzionale". (Tgcom24)
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