Avellino, ex sindaco Festa, ancora guai: condanna per diffamazione
Dopo le polemiche sulla rinuncia di Fuksas per il progetto della Dogana di Avellino, l'ex sindaco è stato condannato a risarcire il presidente degli architetti irpini, Erminio Petecca
Nuovi guai giudiziari per Gianluca Festa, l'ex sindaco di Avellino, che è stato condannato dal Tribunale di Avellino per diffamazione. La sentenza riguarda le dichiarazioni rilasciate durante una diretta Facebook il 24 maggio 2021, quando Festa attaccò pubblicamente Erminio Petecca, presidente dell'Ordine degli Architetti irpini. Le parole pronunciate dal politico furono giudicate dal tribunale come lesive dell'onore e della reputazione di Petecca, motivo per cui è stata emessa una condanna per diffamazione.
Il Caso della Rinuncia di Fuksas
Il contesto delle dichiarazioni di Festa risale alla rinuncia dell'archistar Massimiliano Fuksas, che aveva ricevuto l'incarico di firmare il progetto di restauro e riqualificazione della Dogana di Avellino, uno storico edificio del decimo secolo. Fuksas aveva rinunciato al progetto a causa delle polemiche sollevate dal presidente degli architetti, Erminio Petecca, e da altri membri dell'Ordine. Festa, in un video pubblicato su Facebook, accusò Petecca di essere uno dei principali responsabili per la decisione di Fuksas di ritirarsi, usando espressioni che il giudice ha ritenuto diffamatorie.
La Sentenza e il Risarcimento
Il Tribunale di Avellino, presieduto dal giudice onorario Gianfranco Cardinale, ha emesso la sentenza che impone a Gianluca Festa di risarcire Erminio Petecca con 12.000 euro per il danno subito a causa delle sue dichiarazioni. Inoltre, l'ex sindaco dovrà farsi carico anche delle spese processuali. La decisione è un segnale importante sulla protezione della reputazione e sull'importanza di un comportamento responsabile da parte di chi ricopre ruoli pubblici.
Le Conseguenze Politiche e Sociali
Questa vicenda aggiunge un ulteriore capitolo alle polemiche che hanno segnato la carriera politica di Gianluca Festa. Le sue dichiarazioni su un tema delicato come la cultura e il restauro del patrimonio storico sono state viste da molti come un attacco gratuito nei confronti di un professionista del settore. La condanna per diffamazione potrebbe avere ripercussioni anche sulla sua immagine pubblica, che già era stata oggetto di discussioni durante il suo mandato come sindaco di Avellino.
La vicenda solleva anche un tema più ampio sul rispetto delle figure professionali e sul ruolo che i politici dovrebbero avere nell'affrontare le critiche e le polemiche in modo costruttivo e senza ricorrere ad attacchi personali.
La Reazione di Erminio Petecca
Erminio Petecca, presidente dell'Ordine degli Architetti di Avellino, ha accolto la sentenza con soddisfazione. La condanna di Gianluca Festa rappresenta una vittoria per la sua reputazione e per il riconoscimento del valore del suo operato. Petecca ha sempre sostenuto di aver lavorato nel miglior interesse della città e della sua comunità professionale, e la sentenza è un segnale che le accuse infondate non devono essere tollerate.
La Necessità di Un Maggiore Rispetto nel Dibattito Pubblico
Questa vicenda evidenzia la necessità di un maggiore rispetto nel dibattito pubblico e politico. Gli attacchi personali, specialmente quando si rivolgono a professionisti e cittadini, non solo danneggiano l'individuo preso di mira, ma minano anche la fiducia nelle istituzioni e nel sistema legale. In un contesto sociale sempre più polarizzato, è fondamentale che figure pubbliche e politiche agiscano con maggiore responsabilità e moderazione, evitando dichiarazioni che possano ledere la reputazione di altre persone senza fondamento.