Grazie al Decreto Sostegni di Mario Draghi, dal primo gennaio le aziende hanno a disposizione complessivamente 25 settimane di CIGO fino al 30 giugno e 40 settimane di CIGD o ASSO fino al 31 dicembre. Questo perché le nuove 28 settimane sono da considerarsi aggiuntive rispetto alle originarie 12 concesse dalla Legge di Bilancio.
Tuttavia, questi avviene a patto che le prime 12 settimane siano fruite entro giugno.
Stesso discorso vale per la cassa integrazione degli operai agricoli. Questa si comporrà per il 2021 di un totale di 210 giornate tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre 2021 (con i primi 90 giorni da fruire entro il 30 giugno).
Draghi - Le nuove tutele del Decreto Sostegni
Le nuove tutele hanno decorrenza 1° aprile 2021. Inoltre, si rivolgono ai lavoratori che risultavano in forza al 23 marzo 2021.
Possono anche essere utilizzate dai datori di lavoro che però non hanno mai fatto ricorso alla cassa integrazione.
In ogni caso non è previsto il versamento di alcun contributo addizionale a carico delle stesse.
I datori di lavoro
Aggiungiamo che i datori di lavoro che al 23 marzo avevano in corso un trattamento di CIGS, possono cambiare scegliendo come opzione la CIGO con causale Covid, a patto che rientrino in un settore coperto da cassa integrazione ordinaria.
Il Messaggio INPS non fa riferimento ad una simile possibilità per chi vorrebbe invece optare per l’Assegno ordinario FIS qualora fosse in corso un assegno di solidarietà.
Draghi Quando si presentano le domande
Ovviamente le domande si presentano entro il mese successivo al periodo richiesto. Quindi le richieste riferite ad aprile si devono presentare entro il mese di maggio. Poi le stesse scadenze per l’invio dei dati dei lavoratori ai fini del pagamento.
Sostegni - le modalità di pagamento
Per quanto riguarda le modalità di pagamento, tutti i nuovi trattamenti (CIGD, CIGO, ASSO e CISOA) che sono concessi dal Decreto Sostegni possono essere erogati a conguaglio.
Al tempo stesso possono provenire con pagamento diretto INPS (anche con anticipo del 40% per CIGO, CIGD e ASSO) senza obbligo di dimostrare le difficoltà economiche in cui versa il datore di lavoro. (Fonte PMI)
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