Gaetano Manfredi  e Paolo Gentiloni
Gaetano Manfredi e Paolo Gentiloni

A Ponticelli, Napoli, si è finalmente aperto il cantiere per la demolizione dei famigerati "Bipiani", un complesso di abitazioni temporanee costruite dopo il terremoto del 1980 e diventate, con il tempo, simbolo di degrado. 

Il progetto, finanziato con 35 milioni di euro provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), prevede la costruzione di un eco-quartiere che ospiterà le 82 famiglie ancora residenti in queste strutture in cartongesso e amianto. 

La loro realizzazione segna l'inizio di una nuova era per la zona, con l'obiettivo di restituire dignità e sicurezza agli abitanti.

Le parole dei protagonisti: una lotta di 20 anni

"Io ho seguito tutta la vicenda, ma solo oggi, dopo aver visto le ruspe, mi sento davvero emozionata", racconta Xhesika Kolici, una residente di 27 anni che ha trascorso quasi tutta la sua vita nei Bipiani. Per Xhesika e le altre famiglie, questo progetto segna la fine di una battaglia durata più di due decenni, durante i quali molte persone hanno sofferto a causa dell'amianto e delle condizioni precarie. Diverse vittime di malattie respiratorie hanno purtroppo perso la vita, e altre continuano a convivere con le conseguenze della lunga esposizione a materiali tossici.

Il sostegno delle istituzioni: un progetto di rinascita

Il cantiere ha avuto il via ufficiale alla presenza di figure istituzionali di spicco, tra cui il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il commissario europeo per gli affari economici e monetari Paolo Gentiloni. Quest'ultimo ha elogiato il progetto di Ponticelli come un esempio di utilizzo virtuoso dei fondi del Pnrr: "Ponticelli e altre situazioni napoletane, come Scampia, rappresentano un modello per il Paese di come andrebbero utilizzati i soldi del Pnrr. Si tratta di edilizia di qualità ed eco-sostenibile, come vuole l'Europa".

Gentiloni ha sottolineato come il progetto coinvolga attivamente la comunità locale, un elemento chiave per il successo dell'iniziativa. La collaborazione tra l'amministrazione e i residenti ha permesso di creare un piano che non solo migliorerà le condizioni abitative, ma anche la qualità della vita dei cittadini.

Le prime demolizioni e la ricostruzione: una trasformazione eco-sostenibile

Le ruspe hanno già iniziato a lavorare su un lato di via Isidoro Fuortes, al confine tra i quartieri di Barra e Ponticelli, dove verrà costruito il primo lotto di abitazioni. Questa fase iniziale prevede il trasferimento di una parte delle famiglie, seguita dalla demolizione completa dei "mostri di amianto" e dalla costruzione del secondo lotto.

Il sindaco Manfredi ha dichiarato: "E' uno dei cantieri che abbiamo aperto con il Pnrr. Stiamo lavorando per costruire un futuro nuovo in pezzi di città che hanno vissuto sempre ai margini". Questo progetto rappresenta non solo un'opportunità di risanamento urbano, ma anche un'azione concreta contro il degrado che ha afflitto l'hinterland partenopeo per decenni.

Un futuro di speranza per le famiglie coinvolte

Le 82 famiglie che ancora oggi vivono nei Bipiani verranno trasferite nei nuovi alloggi eco-sostenibili e inserite in un percorso di cittadinanza attiva. Questo processo prevede anche la risoluzione di eventuali debiti nei confronti dell'amministrazione comunale, offrendo loro l'opportunità di un nuovo inizio. Il progetto non si limita alla ricostruzione fisica degli edifici, ma mira a restituire dignità e speranza a coloro che hanno vissuto in condizioni di estrema precarietà.

Un esempio virtuoso per l’Italia

Il progetto di demolizione e ricostruzione dei Bipiani di Ponticelli è un esempio concreto di come i fondi del Pnrr possano essere utilizzati per migliorare la vita dei cittadini. Attraverso la costruzione di un eco-quartiere e la rimozione definitiva dell'amianto, Napoli dimostra che la riqualificazione urbana è possibile, anche nelle aree più marginali. Ora, l’obiettivo è rispettare i tempi di completamento previsti e garantire alle famiglie un futuro sicuro e sostenibile.

 

 

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