Leonardo Calcina, svolta sulle cause del suicidio: la testimonianza del prof
I bulli e un brutto voto a scuola tra le ipotesi: bandiere a mezz'asta e lutto cittadino per l'ultimo saluto
La città di Senigallia è sconvolta dalla tragica morte di Leonardo Calcina, un ragazzo di soli 15 anni che ha deciso di porre fine alla sua vita. Giovedì 17 ottobre alle ore 15:00, presso la chiesa parrocchiale di Montegnano, la comunità si stringerà attorno alla famiglia per l’ultimo saluto a questo giovane la cui vita è stata spezzata troppo presto.
In segno di rispetto e solidarietà, il sindaco Massimo Olivetti ha proclamato il lutto cittadino, con bandiere abbassate a mezz'asta su tutti gli edifici pubblici, incluse le scuole. Già mercoledì, il consiglio comunale ha osservato un minuto di silenzio per ricordare Leonardo.
Le indagini in corso
La morte di Leonardo ha sollevato numerosi interrogativi e gli inquirenti stanno indagando per comprendere le cause che lo hanno spinto a compiere questo gesto estremo. I carabinieri stanno ricostruendo gli ultimi giorni della vita del ragazzo, analizzando anche messaggi WhatsApp scambiati con la madre, che sembrano indicare uno stato di profonda angoscia e disperazione. Le indagini si concentrano anche su un possibile caso di bullismo che potrebbe aver contribuito al malessere di Leonardo. Secondo quanto riferito dai genitori, il giovane era vittima di episodi di bullismo, una piaga che potrebbe averlo isolato e portato a una condizione di sofferenza interiore insostenibile.
La richiesta di aiuto ignorata
Solo pochi giorni prima della tragedia, il 9 ottobre, Leonardo aveva fatto un disperato tentativo di cercare aiuto. Si era confidato con un docente, manifestando il suo disagio e chiedendo di essere trasferito in un'altra classe o addirittura in un'altra scuola, nella speranza di trovare un ambiente più sereno. «Voglio cambiare classe subito», aveva detto, lasciando trasparire un malessere profondo. Purtroppo, nonostante questo grido d'aiuto, il giovane non ha trovato il sostegno necessario in tempo per evitare il tragico epilogo.
Il dolore di una comunità
La morte di Leonardo ha lasciato un vuoto immenso nella sua famiglia e nella comunità di Senigallia. Il dolore dei genitori è indescrivibile, e l’intera città è scossa da questo dramma. Gli amici, i parenti e i cittadini si sono uniti per cercare di comprendere come un giovane possa essere stato sopraffatto da un tale peso senza riuscire a trovare una via d'uscita. Il bullismo, purtroppo, resta una delle ipotesi più accreditate dietro il malessere che ha tormentato Leonardo, ma le indagini sono ancora in corso per fare piena luce su quanto accaduto.
Il lutto cittadino e l’ultimo saluto
Il lutto cittadino proclamato dal sindaco Massimo Olivetti rappresenta un gesto di vicinanza e rispetto verso la famiglia di Leonardo, devastata dalla perdita. Giovedì, la comunità si riunirà per l’ultimo saluto al giovane nella chiesa parrocchiale di Montegnano. Sarà un momento di profonda riflessione e dolore collettivo, in cui l'intera città si fermerà per ricordare un ragazzo che aveva ancora tutta la vita davanti a sé, ma che è stato travolto da una sofferenza che non è riuscito a superare.
Il bisogno di sensibilizzazione
Questa tragedia ha riportato alla luce il dramma del bullismo e l'importanza di intervenire tempestivamente quando un giovane manifesta segni di disagio. La richiesta d'aiuto di Leonardo non è stata ascoltata in tempo, e la sua storia deve essere un monito per le scuole, le famiglie e le istituzioni affinché si creino canali di supporto efficaci per i ragazzi che si trovano in situazioni di vulnerabilità. Solo così si potrà evitare che simili tragedie si ripetano.
La comunità di Senigallia si prepara a rendere omaggio a Leonardo, un ragazzo il cui ricordo resterà vivo non solo nel cuore di chi lo ha conosciuto, ma anche come simbolo della lotta contro il bullismo e il silenzio che troppo spesso circonda chi soffre in solitudine.