Filippo Turetta, il padre Nicola non si dà pace: "Gli consigliammo uno psicologo, ma era un figlio perfetto"
Nicola, il padre di Filippo Turetta, è profondamente sconvolto e incapace di comprendere come suo figlio, che definisce "praticamente perfetto", abbia potuto trasformarsi in un assassino, uccidendo Giulia Cecchettin, la sua ex fidanzata. In un'intervista a La Repubblica, ha raccontato i giorni da incubo che la sua famiglia sta attraversando.
Nicola descrive Filippo come un ragazzo normale, sempre bravo a scuola e senza problemi con professori o compagni. Era descritto come buono e molto tranquillo, e i rapporti in famiglia erano distesi, compresi quelli con il fratello più piccolo, ora oggetto di critiche sui social.
Il padre di Filippo Turetta conosceva bene Giulia
Afferma che quando erano insieme sembravano la coppia perfetta. Non aveva mai notato segnali di pericolosità in Filippo. Dopo la loro separazione estiva, il giovane aveva manifestato pensieri suicidi, dicendo che non poteva vivere senza Giulia. Il padre aveva cercato di confortarlo, suggerendo che avrebbe trovato un'altra fidanzata, ma il dolore di Filippo sembrava insopportabile.
Nicola sottolinea che Giulia continuava a frequentare la casa di Filippo, e pensava che si fossero rimessi insieme. Tuttavia, non aveva mai notato segni di violenza in Filippo nel corso degli anni.
La trasformazione del ragazzo "praticamente perfetto" in un assassino
E' un mistero per il padre, che vive con lui e si considera un padre presente in casa. Ammette di non capire cosa sia entrato in suo figlio per farlo diventare così malvagio.
La famiglia di Filippo è ancora sotto shock, e Nicola riferisce che non ci sono state avvisaglie evidenti. Nonostante il suggerimento di sua moglie di consultare uno psicologo, non è sicuro se Filippo abbia effettivamente preso l'appuntamento.
Nicola esprime il desiderio di vedere Filippo dopo la sua estradizione in Italia, pur condannando il crimine commesso dal figlio. Sottolinea anche la solidarietà nei confronti del padre di Giulia, riconoscendo il dolore condiviso. La tragedia continua a pesare sulla famiglia, che cerca di comprendere come un ragazzo apparentemente perfetto abbia compiuto un atto così terribile.