Bagnoli - Un terribile episodio, le cui cause sono ancora da accertare, è avvenuto in via Boezio a pochi metri dal parco Montedolce. Un' auto è rimasta avvolta dalle fiamme nella notte nella periferia ovest di Napoli: l'incendio arriva a lambire anche le case, poi intervengono i vigili del fuoco.

Bagnoli -Paura nella notte per l'incendio di un'auto

Paura nella tarda serata di ieri nel quartiere flegreo di Bagnoli. Un'auto è stata avvolta dalle fiamme intorno a mezzanotte, nella curva di via Boezio che porta al parco Montedolce. Le fiamme hanno lambito diverse case che affacciano sulla strada, e soltanto il pronto intervento dei vigili del fuoco – rapidamente contattati dai residenti – ha permesso che si evitassero danni a cose e persone. Non è chiaro al momento che cosa possa aver scatenato il rogo della vettura, che è andata ovviamente distrutta. (Napolitoday)

Napoli, Stese e estorsioni nella “paranza dei bambini” a Napoli: è scacco al clan, il maxi blitz all’alba

Durissimo colpo dei carabinieri al clan “Sibillo”, uno dei gruppi camorristici del centro di Napoli, retto tra il 2013 e il 2015 dai fratelli Pasquale ed Emanuele Sibillo. Quest’ultimo facente parte della cosiddetta “paranza dei bambini”, giovanissimi diventati, a tempo di record, baby killer e baby boss

Camorra: “scacco” al clan Sibillo, 21 arresti a Napoli

Dalle prime luci dell’alba i militari del Comando Provinciale hanno arrestato 21 persone accusate a vario titolo. Tra cui associazione di tipo mafioso, estorsione, ricettazione, spaccio di sostanze stupefacenti, sfruttamento della prostituzione; altri reati come detenzione e porto abusivo di armi da fuoco con le aggravanti delle finalità mafiose. Anche “strategia della tensione” per depistare carabinieri e Direzione Distrettuale Antimafia” Documentata, tra l’altro, una vera e propria “strategia della tensione” finalizzata a fare in modo che DDA e forze dell’ordine si concentrassero sui clan rivali. E’ stata poi chiarita anche un’escalation di richieste estorsive, esplosioni di ordigni e colpi d’arma da fuoco a fini intimidatori; cosa che hanno messo a dura prova la quotidianità del centro storico, tutto nell’ambito dei contrasti sorti con il clan “Mazzarella”. A farne le spese sono stati gli esercenti delle attività del centro, pizzerie ed esercizi commerciali, costretti a subire le richieste estorsive, i raid e le violenze. Leggi anche: Ospedali al collasso nella terra di De luca: “Mio padre lasciato solo per 5 ore su una sedia in attesa di trasfusione” Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
"Non può più prendere il reddito di cittadinanza", uomo tira fuori un coltello e sfascia l'Inps