La scoperta potrebbe alleggerire il carico e la pressione sulla Turchia, oltre che garantire risorse energetiche ampiamente sufficienti per l'intera comunità.
Pare che la Turchia abbia scoperto un nuovo ed ampio giacimento di gas naturale, di 135 miliardi di metri cubi nel mar Nero. L'hanno subito battezzato come Amasra-1.
Ad annunciare l'importante scoperta nel ultime ore, in un discorso alla nazione, il presidente Recep Tayyip Erdogan (Il Fatto Quotidiano).
Gli esponenti del suo governo, comunque, avevano in parte già anticipato l’annuncio imminente di una “buona notizia” analoga a quella dello scorso anno.
Anche l'anno scorso Ankara rese noto di aver individuato il più grande giacimento di gas della sua storia, sempre nel mar Nero.
Le riserve complessive dei pozzi sottomarini all'intento di quell'area salgono così a 540 miliardi di metri cubi totali.
Un'area prolifica della Turchia
Nella stessa area, negli ultimi anni passati, era stato infatti individuato un campo con 405 miliardi di metri cubi di gas.
Tale scoperta aveva decisamente ravvivato le prospettive del governo incrementandone la programmazione a lungo termine nelle attività energetiche.
All'epoca, però, c'era stata sin da subito la conferma da parte delle autorità competenti del Paese, e per questo un'intera nazione si era mobilitata per accogliere la nuova sfida.
Le risorse di gas naturali sono di fondamentale importanza per ogni Paese che abbia la fortuna di ritrovarsele sul proprio territorio.
Con insolita velocità, di fatto, il governo aveva rilanciato tutte le attività tecniche connesse, con relativo cronoprogramma già stilato fino al 2023.
Per avere un termine di paragone, si consideri che le riserve di gas più ricche del mondo sono quelle russe e ammontano a 49mila miliardi di metri cubi.
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