mensa scolastica

Un episodio che ha suscitato indignazione è accaduto a Sulmona, dove un bambino di 4 anni è stato lasciato senza il pranzo a scuola per un debito di meno di 9 euro. Il piccolo, che si era fissato per il suo piatto preferito, una fetta di prosciutto cotto, ha visto i suoi compagni mangiare, mentre lui non aveva nulla. Dopo aver pianto, ha potuto ricevere solo una mezza porzione di gnocchi, rimediata dagli avanzi, senza il secondo e senza il prosciutto che tanto desiderava. La scena, umiliante per il bambino, ha scatenato reazioni forti, non solo nei suoi genitori ma in tutta la comunità.

Il Malinteso e la Giustificazione del Comune

Il padre del piccolo, insegnante, è stato chiamato durante l’ora di pranzo per andare a riprendere il figlio. Il sistema di gestione dei pasti, attraverso la piattaforma Ristocloud, aveva segnalato che il credito era esaurito, ma il genitore non si era accorto della notifica. Il Comune ha cercato di giustificare l'incidente, spiegando che la piattaforma invia un avviso via sms ai genitori quando il credito sta per esaurirsi, ma il padre del bambino non ha ricevuto alcun messaggio. La municipalità, che lo scorso anno aveva dovuto coprire un debito di 11.000 euro per pasti non pagati, ha ribadito la necessità di controllare il credito in modo rigoroso, citando anche avvisi inviati a ottobre per ricordare questa responsabilità.

La Polemica: Un Caso di Intransigenza?

La situazione ha sollevato una discussione tra i cittadini e l'amministrazione. Da una parte, l'amministrazione comunale sottolinea l'importanza di evitare sprechi e garantire che i pasti vengano erogati solo a chi ha il credito disponibile. Dall’altra, l'opposizione critica la rigidità del sistema. Teresa Nannarone, consigliera di opposizione, ha espresso solidarietà alla famiglia, mettendo in dubbio la giustizia di negare un pasto a un bambino per un errore o una dimenticanza dei genitori. Secondo Nannarone, a volte può capitare che, nella frenesia quotidiana, i genitori dimentichino di ricaricare il credito, ma ciò non giustifica lasciare un bambino senza cibo. La polemica si è accesa, con il sindaco Gianfranco Di Piero che ha dichiarato di non conoscere i dettagli del caso, ma ha comunque sottolineato che ogni bambino merita un pasto, indipendentemente dalle circostanze economiche.

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