I pentastellati non hanno preso parte alla votazione finale a Montecitorio. La vera partita si giocherà però a Palazzo Madama, dove i voti sulla fiducia e sul testo sono unificati. I pentastellati valutano di uscire dall’Aula: i numeri sarebbero comunque assicurati, ma resterebbe per l’esecutivo un nodo politico non indifferente. In serata colloquio di oltre un'ora tra il premier e il presidente della Repubblica.
Via libera dell'Aula della Camera al dl Aiuti
Il testo è stato approvato a Montecitorio con 266 voti a favore e 47 contrari. Non ha partecipato alla votazione finale il MoVimento Cinque Stelle, come annunciato in Aula dal capogruppo Davide Crippa.
Dl Aiuti - La giornata decisiva per il provvedimento sarà però al Senato
Dove a differenza di Montecitorio - il voto sulla fiducia e sul provvedimento sono unificati, con i pentastellati che valutano concretamente di uscire dall'Aula mettendo a verbale il loro “non voto”. Una scelta delicata, non indifferente per la tenuta del governo, tanto che una nuova riunione per decidere il da farsi potrebbe tenersi nell'imminenza del voto finale. Se il M5S, come ha fatto oggi alla Camera, uscirà dall'emiciclo anche a Palazzo Madama, i numeri per la fiducia sono comunque assicurati, ma resterebbe il nodo politico. E anche dalla Lega il leader Matteo Salvini rincara: "Da domani in avanti noi voteremo solo e soltanto quello che serve all'Italia e agli italiani, il resto lo lasciamo votare a Pd e M5S". Intanto, in serata il premier Draghi è giunto al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che è durato oltre un'ora.